Scomparsa geometra: svolta nelle indagini
BRINDISI - Due tatuaggi sulla caviglia di un cadavere trovato un paio di mesi fa sulle coste della Croazia e di cui si avuta notizia solo nei giorni scorsi, potrebbero chiudere il cerchio sul giallo della scomparsa del geometra brindisino Vittorio Danese.
BRINDISI - Due tatuaggi sulla caviglia di un cadavere trovato un paio di mesi fa sulle coste della Croazia e di cui si avuta notizia solo nei giorni scorsi, potrebbero chiudere il cerchio sul giallo della scomparsa del geometra brindisino Vittorio Danese, 41 anni, di cui non si hanno più notizie dal 15 marzo scorso, da quando a bordo di uno scafo lasciò le coste brindisine per dirigersi insieme a un albanese, Teodoraq Rexhepaj 62 anni, a Valona, in Albania. Il corpo di quest'ultimo fu ritrovato il 4 aprile in Croazia.
Nei giorni scorsi la famiglia di Danese ha ricevuto una convocazione dalle autorità croate per il riconoscimento del corpo. Potrebbero essere proprio quei due tatuaggi a dare una svolta importante alle indagini, anche Danese aveva due tatuaggi sulla caviglia: il cadavere rinvenuto e ora a disposizione delle autorità croate non ha documenti identificativi. Forse per questa ragione che la notizia giunta in Italia solo pochi giorni fa.
Secondo le prime indiscrezioni giunte alla famiglia, sembrerebbe che il ritrovamento del corpo senza vita riconducibile con tutta probabilità al geometra brindisino, risalga a pochi giorni dopo la sua scomparsa. Forse anche prima del ritrovamento dell'albanese. Un'ipotesi che lo stesso legale della famiglia, l'avvocato Luca Leoci, aveva avanzato fin dai giorni successivi alla scomparsa: "E' accaduto esattamente quello che temevamo, il mio sospetto fin dall'inizio era che il corpo era stato trovato esattamente come stato trovato quello del compagno di viaggio di Danese ma che per qualche difetto di comunicazione tra le autorità croate, albanesi e brindisine, la notizia non era giunta tempestivamente in Italia".
Di Vittorio Danese non si avevano più notizie dal 15 marzo scorso, da quando cioè il libero professionista si allontanò, insieme al 62enne albanese, dal porto brindisino a bordo di uno scafo Thompson 34 di colore bianco e blu, noleggiato. Il geometra avrebbe dovuto fare ritorno il 18 marzo ma non and˜ come doveva. A dare l'allarme fu la compagna del geometra, Vincenza Bufalo di 29 anni. La donna si rivolse alla capitaneria di Porto di Brindisi tre giorni dopo la partenza, quando, cio il suo compagno non fece ritorno a casa. Del caso fu informata la squadra mobile della questura di Brindisi, diretta dal vice questore Alberto Somma che avviò le ricerche e le indagini su quel misterioso viaggio, indagini che restano tuttora in corso.