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Cronaca

Scu, a Brindisi fine della storia per l’ex braccio destro di Buccarella

Morte improvvisa per Antonio Pagano, 63 anni, residente a Tuturano: nel 2015 era tornato in libertà dopo 20 anni in carcere. Era ritenuto l'uomo fidato di Totò Balla nel periodo degli affari in Montenegro legati al contrabbando. L'avvocato d'Amuri: "La famiglia estranea ai fatti, ora è il momento del dolore"

BRINDISI – Cala il sipario sul brindisino ritenuto il braccio destro di Salvatore Buccarella, capo della Sacra Corona Unita, condannato all’ergastolo: è morto Antonio Pagano, 63 anni, venti dei quali trascorsi in carcere senza  mai contestare, restando in silenzio in cella (nella foto in basso).

Foto Antonio Pagano-2Si è spento improvvisamente nella sua abitazione a Tuturano, frazione in cui vive la famiglia e nella quale era ritornato da circa un anno, dopo aver saldato con lo Stato il conto che gli era stato inflitto dalla giustizia. I funerali si svolgeranno domani, lunedì 22 agosto, alle 17 nella chiesa della Santissima Addolorata.

Agli inizi del 2015 era tornato ad essere un uomo libero, le porte dell’ultimo carcere si erano spalancate restituendolo agli affetti: venne arrestato il 9 novembre 1996 e dopo un ventennio in cella, c’era solo l’obbligo di firma come unico vincolo per Pagano che si guadagnava da vivere in campagna e prima ancora alle dipendenze di una ditta.

Non ha mai fatto parola dei suoi rapporti con Salvatore Buccarella, alias Totò Balla, figlio di Giovanni, detto Nino, capostipite della famiglia di braccianti e allevatori di Tuturano, ritenuti alla testa di una frangia della mala locale, quella Sacra Corona Unita che ha vissuto diverse epoche ma che continua a resistere come dimostrano da un lato gli arresti ottenuti dall’Antimafia di Lecce e dall’altro i segreti svelati dai collaboratori, quei pentiti che hanno provocato terremoti anche di recente. Rapporti di Pagano con Buccarella che la giustizia italiana ha riconosciuto.

Era considerato il braccio destro di Buccarella, quando Totò Balla finì in carcere, la persona più fidata a cui passare la gestione degli affari per lo più legati al contrabbando di sigarette alimentato dai traffici con l’altra costa dell’Adriatico e in particolare con il Montenegro. Qui, nelle località diventate nascondiglio per i latitanti della Sacra Corona Unita, Pagano c’era stato per qualche tempo. Erano gli anni di Santino Vantaggiato e Benedetto Stano.

In un altro periodo della sua vita, secondo gli uomini delle forze dell’ordine, aveva seguito la gestione di un’attività commerciale in Romania, con denaro considerato di provenienza illecita. Si diceva che ci fosse lui, Pagano, dietro, un supermercato, fino a quando non venne trovato dai carabinieri.  La stessa provenienza non lecita del denaro che ha portato nel 2012 alla confisca di metà della masseria Buccarella, per un valore di due milioni e mezzo di euro, passata in via definitiva nelle mani dello Stato e affidata a Libera.

Con Pagano finisce un’era della Sacra Corona Unita e viene messo il sigillo a quella parte di retroscena che i pentiti non hanno svelato. Ne erano a conoscenza lui, in qualità di braccio destra, e Salvatore Buccarella che dal 1998 è in cella, con sentenza di condanna al carcere a vita. Fine pena mai.

Dall'avvocato Daniela d'Amuri, su richiesta della famiglia Pagano, riceviamo una richiesta di precisazione a cui diamo spazio, a corredo della quale è stato allegato il testo della poesia A' Livella di Antonio de Curtis, più noto come Totò: 

Le vicende giudiziarie hanno riguardato solo Pagano e non la sua famiglia (come del resto scritto nell'articolo in cui mai si è fatto riferimento ai coingiuti, ndr). I familiari sono assolutamente estranei ai fatti e lo stesso Antonio Pagano aveva saldato il suo conto con la giustizia, ritornando libero e iniziando un lavoro onesto. Per i congiunti ora è il momento del dolore per la morte improvvisa di una persona cara.

articolo aggiornato alle 15,20

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