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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca San Donaci

Scu, torna in carcere Daniele D’Amato: ordinanza del Tribunale del Riesame

Il 40enne, alias Cacanachi, di San Donaci, già condannato in primo grado per traffico di droga

SAN DONACI  - Torna in carcere Daniele D’Amato, 40 anni, di San Donaci, alias Cacanachi, accusato di essere uno degli uomini della Sacra Corona Unita, impegnato nel traffico di droga, nell’inchiesta Omega bis che portò a una serie di arresti a settembre dello scorso anno.

L'arresto

D’Amato è stato accompagnato nella casa circondariale di Brindisi dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale, coadiuvati dal personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Brindisi, in esecuzione di un’ordinanza di ripristino della custodia cautelare in carcere. Il provvedimento è stato emesso  dal Tribunale del Riesame di Lecce in accoglimento dell’appello proposto dal pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia, Alberto Santacatterina, contro  l’ordinanza con cui il gup del Tribunale salentino lo scorso 13 aprile 2018, aveva disposto la revoca della misura.

La condanna

Lo scorso mese di giugno D’Amato è stato condannato alla pena di  cinque anni e sei mesi di reclusione più 26mila, a fronte della richiesta a 15 anni, a conclusione del processo con rito abbreviato al quale l’imputato è stato ammesso su richiesta del difensore, Francesco Cascione del foro di Brindisi.
E’ stati riconosciuto colpevole di  aver fatto parte di un’associazione mafiosa e del gruppo che, nell’impostazione del pm della Dda, avrebbe fatto riferimento a Pietro Solazzo, fratello di Carlo, indicato come uno dei killer di Gianfranco Presta (gli altri, presunti, complici, non sono stati ancora identificati). Sarebbero stato affiliato ad Alessandro Monteforte.

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