rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Torchiarolo

Sei etti di coca e 19mila euro in casa

LECCE – Da soggetto già noto alle forze, e in particolare ai carabinieri (Operazione Hot List), ma forze non di particolare spessore criminosa all’epoca delle precedenti indagini che lo hanno coinvolto, a spacciatore di punta nel capoluogo salentino e dintorni. Questo dice l’esito di un servizio condotto nella serata di ieri dai militari del Norm della compagnia di Lecce, che hanno arrestato Paolo Golia, 30 anni, di Torchiarolo ma con domicilio a Giorgilorio, per detenzione finalizzata allo spaccio di seicento grammi di cocaina, e per detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni, un revolver Smith&Wesson 357 magnum con 12 cartucce dello stesso calibro.

LECCE – Da soggetto già noto alle forze, e in particolare ai carabinieri (Operazione Hot List), ma forze non di particolare spessore criminosa all’epoca delle precedenti indagini che lo hanno coinvolto, a spacciatore di punta nel capoluogo salentino e dintorni. Questo dice l’esito di un servizio condotto nella serata di ieri dai militari del Norm della compagnia di Lecce, che hanno arrestato Paolo Golia, 30 anni, di Torchiarolo ma con domicilio a Giorgilorio, per detenzione finalizzata allo spaccio di seicento grammi di cocaina, e per detenzione illegale di arma da fuoco e munizioni, un revolver Smith&Wesson 357 magnum con 12 cartucce dello stesso calibro.

Golia è stato notato da una pattuglia di carabinieri in borghese del Norm, che operava in servizio antirapina. I militari hanno riconosciuto nel soggetto alla guida di un’Audi A4 station wagon Paolo Golia, ed hanno deciso di fermarlo per un controllo. Sapendo bene con chi avevano a che fare, hanno chiesto in ausilio l’impiego di una radiomobile, che ha bloccato l’Audi in via Grassi. I carabinieri hanno cominciato il controllo dall’identificazione formale, e qui Paolo Golia si è tradito. Non avendo la patente di guida, ritiratagli per eccesso di velocità, ha esibito quella del cugino, che gli assomiglia, ma ha finito col fare confusione con i nomi.

I militari sono passati subito alla seconda parte del lavoro: la perquisizione. Golia aveva addosso 750 euro e 13 dosi di cocaina nascoste in un  pacchetto di fazzolettini riposto in una tasca del giubbotto. La situazione si è ulteriormente compromessa poco dopo, quando i carabinieri del Norm hanno perquisito l’appartamento di Giorgilorio dove si appoggiava Golia. Qui, in una piccola borsa frigo, gli investigatori hanno trovato 400 grammi di cocaina ancora da tagliare, poi settanta dosi da due grammi già pronte, e tutto il kit abituale degli spacciatori: bilancino, forbici, buste di cellophane e nastro isolante di colore nero.

Ma non era finita lì, la serie delle sorprese: in un involucro di plastica infilato nella tasca di un accappatoio c’erano banconote per 18.900 euro, altro indicatore inequivocabile del livello raggiunto dal soggetto nel mondo dello spaccio di coca a Lecce. Infine, anche una pistola: una potente 357 magnum a tamburo, con matricola abrasa, "a guardia" si presume della droga, dei soldi e dello stesso Golia. Ora le indagini proseguiranno sotto la direzione del pm Giuseppe Capoccia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Sei etti di coca e 19mila euro in casa

BrindisiReport è in caricamento