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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Agricoltura smart per un territorio in cerca di nuovi equilibri ambientali

Una riflessione sullo stato attuale dell'agricoltura e sulla permacultura, metodologia di progettazione che se applicata può dare come risultato un ambiente sostenibile ed equilibrato, è stata possibile grazie ad un seminario introduttivo organizzato venerdì sera dal movimento Brindisi Bene Comune

BRINDISI - Una riflessione sullo stato attuale dell’agricoltura e sulla permacultura, metodologia di progettazione che se applicata può dare come risultato un ambiente sostenibile ed equilibrato, è stata possibile grazie ad un seminario introduttivo organizzato venerdì sera dal movimento Brindisi Bene Comune e svoltosi presso la sede del movimento in via Porta Lecce.  L’incontro ha  visto come relatore l’agronomo barese Ignazio Schettini il quale nella propria azienda agricola di Bari applica la permacultura e si occupa di divulgare la conoscenza di questa possibile soluzione alternativa in Italia.

La permacultura, che racchiude in sé diverse scienze ecologiche, nasce in Australia intorno agli anni Settanta (l’ideatore è Bill Mollison) e mira alla creazione di ecosistemi produttivi che si avvicinino il più possibile agli ecosistemi naturali. La permacultura prevede l’integrazione armoniosa degli edifici nell’ambiente, il risparmio energetico, l’uso dell’energia solare e dell’acqua piovana e un’agricoltura nella quale non si faccia uso della chimica. Ad introdurre l’agronomo barese è stato Pierpaolo Petrosillo, dipendente del settore urbanistico del Comune di Brindisi, il quale ha ricordato in apertura dell’incontro come anche il Comune stesso si sia dotato di una normativa che incentivi le costruzioni finalizzate al risparmio energetico. “Questa permette, a chi deve costruire una casa, di abbattere notevolmente gli oneri di concessione e costruire più cubature”, spiega Petrosillo.

Schettini, dopo aver raccontato come sia arrivato ad occuparsi di permacultura dopo aver lavorato come export manager nel settore vitivinicolo,ha parlato dell’evoluzione del termine “permacultura”, dall’originario “coltura permanente” all’odierno “permacultura”. “Si tratta di proporre un modello alternativo a quello che viviamo oggi”, afferma Schettini, che ha proseguito raccontando come sia riuscito, nell’ottobre del 2013 ad organizzare nella sua azienda un corso sulla permacultura finanziato dalla Regione, corso cui hanno preso parte venticinque studenti. L’agronomo ha quindi raccontato la sua esperienza lavorativa in Australia con Bill Mollison e Geoff Lawton.

Un video di quaranta minuti intitolato “La zappa sui piedi. Video itinerante su api, pesticidi e agricoltura”  e proposto durante l’incontro di venerdì ha permesso inoltre di riflettere sull’uso dei pesticidi in agricoltura e sugli effetti che provocano su quest’ultima e sulle api. Dopo il video Schettini ha messo poi in risalto come oggi servano soluzioni alternative che permettano di ridurre il consumo di energia e come “il movimento dovrebbe partire dal basso”. “Dovremmo essere capaci cambiare, di produrre noi stessi qualcosa, interessarsi come si fa”, sostiene Schettini.

L’agronomo ricorda, infine, alcuni sistemi alternativi efficienti che dovrebbero essere studiati e messi “a sistema per la vita di ognuno”, come ad esempio la raccolta dell’acqua piovana. Dopo l’intervento dell’agronomo il pubblico presente nella sede di Brindisi Bene Comune (formato anche da agricoltori della provincia, tra cui Domenico Andresano che ha raccontato la propria esperienza nella produzione biologica) ha avuto la possibilità di porre delle domande. Incontri come quello organizzato da Brindisi Bene Comune si spera vengano ripetuti vista l’importanza delle tematiche accennate ieri, come ad esempio il risparmio energetico, tema di grande interesse ed attualità particolarmente in periodi di crisi economica.

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