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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Francavilla Fontana

Sequestrati capannoni e conti di società di arredamento: tre denunciati

I soci e il consulente fiscale di due società di Francavilla Fontana operative nel settore dell'arredamento, sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per un'evasione da 4,5 milioni di euro. Sequestrati conti e beni per un valore equivalente

FRANCAVILLA FONTANA – I soci di due società a responsabilità limitata, strettamente collegate negli assetti operativi e nelle attività,  e il loro consulente fiscale sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza per un’evasione fiscale di 4,5 milioni di euro individuata dopo indagini tutt’altro che agevoli. Gli investigatori del Nucleo provinciale di Polizia tributaria hanno inoltre proceduto al sequestro preventivo per equivalente di conti correnti e beni immobili, su decreto del giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brindisi e richiesta del pm.

Il settore commerciale delle Srl finite al centro della complessa verifica fiscale (in verità non per la prima volta)  è quello degli arredamenti per la casa, al dettaglio e all’ingrosso, con sede nella zona industriale di Francavilla Fontana. I beni immobili colpiti dal sequestro preventivo – che è finalizzato a garantire allo Stato l’eventuale recupero delle imposte evase, al termine e all’esito dell’iter giudiziario -  sono la sede stessa delle attività commerciali, un capannone adibito a deposito e un altro capannone non ancora attivo.

Francavilla Fontana viene considerata una situazione molto calda per il fisco e per chi conduce gli accertamenti. Nel caso in questione, gli specialisti del Nucleo provinciale di Polizia Tributaria hanno dovuto fare i conti, con la verifica in pieno svolgimento, anche con il blocco improvviso del server aziendale con conseguenza scomparsa dei dati. Gli anni di contribuzione presi in considerazione dagli investigatori sono il 2014 per una delle due società, e il 2010-2013 per l'altra.

Uno dei metodi impiegati per occultare il reale giro di affari delle società sottoposte alle indagini era quello della contestuale registrazione delle fatture degli ordinativi effettuati all’estero o in Italia da parte di entrambe le Srl. Viene contestato, tra l’altro, anche l’occultamento di documenti contabili, oltre che la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici, e l’emissione e utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti continuata.

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