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Cronaca

Sequestrati 32 cuccioli approdati a Brindisi dopo un massacrante viaggio in furgone

I cani, provenienti dall'Ungheria, hanno viaggiato per 40 ore prima di arrivare nel porto di Brindisi. Da lì la tratta è proseguita verso la provincia di Bari. Denunciato l'autista del mezzo

BRINDISI - Quando sono arrivati nel porto di Brindisi, avevano già affrontato una massacrante traversata a bordo di un furgone, attraversando la Romania, la Bulgaria e la Grecia. Al momento dell’arrivo a destinazione, in provincia di Bari, sono stati posti sotto sequestro dalla guardia di finanza 32 cuccioli di cane, tutti di razze pregiate, provenienti dall’Ungheria e giunti in Italia, dopo un lungo viaggio durato oltre 40 ore.

Il venditore e l’autista, anziché privilegiare il più corto tragitto via terra attraverso i valici del Nord-Est italiano (percorribile in 20 ore), hanno optato per un lungo tragitto attraverso l’Europa Orientale e infine via mare, con approdo presso la banchina di Costa Morena, a Brindisi.
Gli accertamenti condotti dai militari della guardia di finanza della compagnia di Trani hanno permesso di appurare come numerosi cuccioli non fossero idonei al viaggio in quanto di età effettiva inferiore rispetto a quella riportata nei documenti di viaggio: alcuni cuccioli avevano solamente tra i 50 ed i 70 giorni di vita.

Preso attto della falsificazione dei singoli passaporti dei cuccioli, tra l’altro unico documento idoneo ad accertare l’effettiva esecuzione della vaccinazione antirabbica, nonché della durata del viaggio non idonea al trasporto di cuccioli di cosi tenera età, si è proceduto al sequestro su ordine della magistratura, nel contempo denunciando l’autista del furgone, cittadino di nazionalità ungherese. Sono al vaglio degli inquirenti la posizione di altri soggetti.

E’ appena il caso di ricordare che i cuccioli di cane possono essere introdotti nel territorio nazionale in età non inferiore a 3 mesi e 21 giorni, ossia il termine minimo per l’esecuzione dell’intera profilassi vaccinale. L’attuale attività di servizio si somma all’identico sequestro eseguito, sempre da militari dello stesso reparto, nello scorso mese di febbraio, a seguito della scoperta di ulteriori 52 cuccioli di cane sempre provenienti dall’Est Europa con la contestuale denunzia alla magistratura dei due autisti dell’automezzo.

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