Felpe, scarpe e cappelli "made in China": sequestri e denunce nel porto
Dall'inizio dell'anno intercettati migliaia di capi contraffatti dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle dogane. Sette persone sono state denunciate a piede libero
BRINDISI - Da inizio anno, i finanzieri della Compagnia di Brindisi, unitamente a funzionari dell'Agenzia delle Dogane, nell’ambito dei servizi di vigilanza operati all’interno del locale porto, hanno sequestrato circa 5.000 felpe, 3.000 cappellini riportanti il logo del tricolore italiano e oltre 9.000 paia di scarpe abilmente contraffatte e riportanti noti marchi quali “Converse”, “Rebook”, “Fila” e “Dr. Martens”. In particolare, le felpe ed i cappellini viaggiavano all’interno di un camion sbarcato da una motonave proveniente dalla Grecia e carico di prodotti “Made in China” diretto ad un’azienda con sede a Roma.
Le perizie tecniche, a cura della società referente per la tutela del marchio, hanno confermato la contraffazione della merce, ritenendola tale da indurre in errore i consumatori rispetto al prodotto originale.
Oltre al sequestro, sono stati denunciati a piede libero due responsabili per introduzione in Italia di prodotti contraffatti. Le calzature, invece, sono state rinvenute, durante tre distinti interventi, all’interno di camion provenienti dalla Grecia e diretti, tra l’altro, a Roma e Firenze. Anche in questa occasione, a seguito della perizia sono state denunciate altre cinque persone.