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Cronaca San Vito dei Normanni

Servizio straordinario di controllo del territorio: quattro denunce e perquisizioni

Effettuate 14 perquisizioni, 57, invece, sono le auto controllate con 72 persone identificate di cui 16 di particolare interesse operativo, 9 i soggetti monitorati

SAN VITO DEI NORMANNI – Servizio straordinario di controllo del territorio ad alto impatto nella città di Carovigno da parte dei carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni e dei reparti dipendenti. Denunciati quattro giovani, di cui 2 per il possesso di chiavi alterate o grimaldelli, trovati in possesso dell’armamentario del perfetto scassinatore. Gli altri due sono stati denunciati per rifiuto di sottoporsi agli accertamenti sanitari per la verifica dello stato di ebbrezza alcolica e per porto di oggetti atti ad offendere. Quattro giovani sono stati segnalati quali assuntori di stupefacente. Effettuate 14 perquisizioni, 57, invece, sono le auto controllate con 72 persone identificate di cui 16 di particolare interesse operativo, 9 i soggetti monitorati sottoposti a misure cautelari e di prevenzione.

L’attività è stata finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati contro la persona e il patrimonio, nonché al controllo della circolazione stradale sulle arterie interessate da maggior traffico per prevenire e reprimere condotte di guida che mettono in pericolo l’incolumità delle persone. Il servizio attuato nell’ambito della città di Carovigno, non ha comunque trascurato le aree periferiche e balneari nonché le contrade rurali.

Le denunce

Nell’ambito delle attività i militari hanno denunciato per “possesso di chiavi alterate o grimaldelli” due uomini del luogo un 40enne e un 42enne, con a carico numerose vicende penali per reati predatori. Gli stessi sono stati sorpresi in contrada “Polinisso” con due borselli contenenti l’armamentario del perfetto scassinatore, sottoposto a sequestro.

Si tratta di chiavi universali di avviamento di veicoli, un kit di chiavi esagonali da officina, due paia di forbici, un kit di cacciaviti, 2 coltelli multiuso, due torce, due paia di guanti. Chiesta contezza riguardo al possesso del materiale sequestrato i due non hanno fornito plausibili giustificazioni. Sono in corso accertamenti finalizzati alla verifica se in quella contrada sono stati commessi reati predatori su autovetture o in abitazioni. Nell’ambito del servizio sono statis egnalati all’Autorità Amministrativa 4 giovani trovati in possesso a seguito di perquisizione personale, di modiche quantità di sostanze stupefacenti per uso personale.

Nel corso dell’attività è stato denunciato, per il porto di oggetti atti ad offendere, un giovane originario della provincia di Taranto residente a Latiano, fermato mentre percorreva a piedi via Bengasi e sottoposto a perquisizione domiciliare è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico, sottoposto a sequestro.

Il bilancio dell'attività

Nel complesso, i Carabinieri hanno eseguito 14 perquisizioni personali, identificato 72 persone di cui 16 di particolare interesse operativo, controllato 57 autoveicoli oltre a 2 esercizi pubblici. Sono state controllate 9 persone sottoposte a misure cautelari e di prevenzione, ed elevate 15 contravvenzioni al codice della strada, privilegiando quelle violazioni che concretizzano pericolo per gli stessi conduttori mettendo a repentaglio l’incolumità pubblica. Una delle contravvenzioni ha riguardato i rumori molesti particolarmente fastidiosi.

Altre 4 contravvenzioni hanno riguardato la guida senza cintura, 1 la guida con lenti, 1 senza il casco e 1 per circolazione con veicolo sottoposto a sequestro. Nell’ambito dei controlli alla circolazione stradale, è stata ritirata la patente e denunciato un 28enne, fermato alla guida di una Fiat Punto di proprietà di un congiunto. L’uomo dapprima sottoposto ad accertamenti preliminari con “Alcolblow” è risultato positivo con un tasso alcolemico pari a 0.93 g/l., poco dopo accompagnato al Pronto soccorso si è rifiutato di sottoporsi alle analisi per la verifica del tasso alcolemico. La patente di guida è stata ritirata e il veicolo consegnato a persona idonea.

La condanna per questo reato comporta la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida per un periodo da 6 mesi a 2 anni e la confisca del veicolo solo se appartiene al denunciato. Con l’ordinanza con la quale è disposta la sospensione della patente il Prefetto ordina che il conducente si sottoponga a nuova visita medica.

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