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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Mesagne

"Si ripristini lo striscione su Giulio Regeni all'esterno del municipio"

La richiesta del consigliere comunale di Mesagne Fernando Orsini al primo cittadino, Molfetta

Riceviamo e pubblichiamo una lettera del consigliere comunale Fernando Orsini, già presidente del consiglio comunale di Mesagne, riguardante la rimozione dello striscione recante la scritta “Verità per Giulio Regeni” che era stato esposto sulla facciata di palazzo di città. La missiva è indirizzata al sindaco Molfetta.

Transitando nei pressi della Porta Piccola ho notato, non senza sorpresa, che lo striscione «Verità per Giulio Regeni», fatto affiggere dall’Amministrazione comunale sulla facciata del Palazzo di Città, risulta rimosso ormai già da qualche giorno.

Per quel gesto - ricorderà sicuramente - ho espresso pubblico apprezzamento all’Amministrazione comunale nella sede più solenne ovvero nel corso della seduta del Consiglio comunale del 22 Aprile 2016, tenutasi proprio il giorno successivo all’esposizione.

L’apposizione di quello striscione giallo con il simbolo di «Amnesty International», rappresentava [e continua a rappresentare] un gesto di grande impegno civile e la riaffermazione di un bisogno insopprimibile di verità e giustizia su uno dei fatti più disumani che ha scosso le coscienze di tutto il mondo.     

Non intendendo neanche solo pensare che la rimozione dello striscione sia dovuta ad una scelta politica e che sia stata piuttosto causata da “cause naturali”, La invito in ogni caso a voler disporre immediatamente per la riapposizione dello striscione sulla facciata del Palazzo di Città come lo è stato dal 21 aprile 2016. Ciò, ed ancor di più, perché siamo ormai prossimi al primo anniversario dell’atroce morte per tortura del giovane ricercatore triestino, cittadino del mondo e costruttore di pace.   

Sono certo che converrà con me che quello striscione debba rimanere esposto sul luogo istituzionale più rappresentativo della Città finché non sarà stabilita piena VERITA’ e GIUSTIZIA sul sequestro, le torture e la morte di Giulio Regeni. Forse ci vorrà del tempo per conoscere compiutamente la verità, ma un Paese civile non può e non deve rinunciare ad invocarla con forza in tutte le sedi. Per Giulio e per i suoi genitori. 

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