Sosta selvaggia e traffico in piazza Mercato: occorrono misure urgenti
E' opportuno adottare con urgenza i provvedimenti necessari per tutelare l'integrità fisica e la salute dei cittadini, che si recano in piazza Mercato del centro urbano per fare acquisti o per cenare in uno dei tanti locali presenti nella piazza
BRINDISI – E’ opportuno adottare con urgenza i provvedimenti necessari per tutelare l’integrità fisica e la salute dei cittadini, che si recano in piazza Mercato del centro urbano per fare acquisti o per cenare in uno dei tanti locali presenti nella piazza. La polizia municipale ce la mette tutta, ma non ce la fa a porre fine al rilevante volume di traffico di moto e di auto, che circola e parcheggia quotidianamente in piazza Mercato, a qualsiasi ora, nonostante il divieto.
A meno che non si decida di presidiarla continuamente con una pattuglia dalla mattina fino a sera inoltrata, senza interruzione. Naturalmente a scapito di altri controlli, stante la situazione di carenza di organico del corpo, che saltuariamente è chiamato a presidiare anche l’ingresso della Ztl di viale Regina Margherita per impedire i tanti ingressi abusivi, che non consentono ai cittadini di vivere appieno e in tranquillità quella zona della città (Nella foto, i dissuasori mancanti).
Accade infatti, che subito dopo che i vigili hanno abbandonato la piazza, al termine del loro intervento, liberandola dalle auto in sosta, altri mezzi motorizzati la invadono immediatamente , spargendo su tutto e su tutti i loro gas di scarico. Agevolati dal fatto che sono stati divelti alcuni dissuasori mobili a scomparsa, che impedivano l’ingresso ai veicoli a quattro ruote (Nella foto, la sosta vietata serale).
La questione riguarda il rischio sanitario, connesso con la intensa circolazione dei veicoli e le tante operazioni di manovra, in quanto i gas di scarico prodotti dalle auto o dalle moto con il loro carico di inquinanti, di ossido di azoto, benzene, idrocarburi incombusti e monossido di carbonio, sparati a brevissima distanza dalla bancarelle, di mattina, o dai tavoli di ristorazione, la sera, possono contaminare gli alimenti posti in vendita o le pietanze poste sui tavolini dei ristoranti.
Va anche aggiunto il pericolo di incidente a cui sono esposti i clienti del mercato, costretti a fare acquisti destreggiandosi nel traffico veicolare, ma anche i tanti bambini che giocano nella piazza nelle ore serali. Al di là delle verifiche, che dovrebbero essere effettuate con estrema urgenza a causa dei possibili effetti nocivi sulla salute dei cittadini, credo che l’amministrazione comunale debba far ricorso a quel principio di precauzione e dell’azione preventiva codificati all’articolo 3 ter del decreto legislativo n. 4/2008, che fa obbligo alle autorità competenti di adottare provvedimenti appropriati al fine di prevenire taluni rischi, anche solo potenziali, per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente (Nella foto, traffico serale in piazza Mercato).
Un principio che, come più volte affermato dalla Corte di Europea, ma anche come previsto dalle leggi nazionali, affida al sindaco il compito di intervenire anche in caso di incertezza scientifica, e in attesa delle sue risultanze, facendo prevalere gli interessi della sicurezza su ogni altra considerazione, anche economica.
Tutto questo dovrebbe determinare l’amministrazione a non tergiversare ulteriormente e a porre in essere i provvedimenti opportuni per l’immediata interdizione di ogni movimento veicolare all’interno della piazza, ripristinando il funzionamento dei dissuasori mobili a scomparsa divelti e/o non funzionanti , istallando nel contempo telecamere di controllo all’ingresso della piazza. Come dovrebbe essere fatto anche all’ingresso di viale Regina Margherita.
Un impegno economico che può essere affrontato facendo ricorso anche agli introiti rivenienti dall’art 208 del codice della strada destinate alle attività di controllo e di accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale. Sicuramente non si può continuare a far finta di niente, a voltarsi dall’altra parte, come se il problema non esistesse o, addirittura, tentando sempre di scaricare le colpe sugli altri.
La salute e la tranquillità dei cittadini meritano qualcosa in più e di diverso della solita demagogia, cui si è fatto ampio ricorso negli anni passati e che sembra riemergere in queste ore, assicurando un impegno maggiore e più efficace di quello finora assicurato.