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Cronaca

Sparano all'auto, poi la incendiano

BRINDISI – Notte di fuoco e di paura quella trascorsa, per i residenti di via Spadini al quartiere Sant'Elia: poco prima della mezzanotte di ieri qualcuno ha esploso cinque colpi di arma da fuoco contro la Fiat Multipla del 41enne Angelo Torsello prima di cospargerla di liquido infiammabile e appiccare il fuoco. Nel rogo sono rimaste coinvolte anche la Mini One del figlio Teodoro, 21 anni e la Mercedes della moglie, entrambe parcheggiate vicino alla Multipla.

BRINDISI – Notte di fuoco e di paura quella trascorsa, per i residenti di via Spadini al quartiere Sant'Elia: poco prima della mezzanotte di ieri qualcuno ha esploso cinque colpi di arma da fuoco contro la Fiat Multipla del 41enne Angelo Torsello prima di cospargerla di liquido infiammabile e appiccare il fuoco. Nel rogo sono rimaste coinvolte anche la Mini One del figlio Teodoro, 21 anni e la Mercedes della moglie, entrambe parcheggiate vicino alla Multipla.

Fortunatamente il tempestivo intervento dei vigili del fuoco ha evitato la strage di auto. In via Spadini, oltre al pompieri si sono precipitate le pattuglie della sezione Volanti della Polizia di Stato e gli agenti della squadra Mobile che hanno proceduto con la raccolta degli elementi utili ai fini delle indagini. Angelo Torsello insieme alla sua famiglia per tutta la serata di ieri e nella giornata di oggi è stato interrogato. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista.

Fratello del 37enne Giuseppe, vecchia conoscenza alle forze dell'ordine finito per l'ennesima volta in carcere un mese fa per aver forzato un posto di blocco mentre era alla guida di un'auto rubata, il 41enne finito nel mirino ieri sera è a sua volta noto agli investigatori.

Ieri sera qualcuno ha voluto lasciargli un messaggio forte e chiaro: non solo gli ha bruciato la Fiat Multipla ma prima di ridurla a una carcassa carbonizzata ha esploso cinque colpi di arma da fuoco all'altezza delle portiere. Nell'appiccare il fuoco non si è curato delle due auto parcheggiate accanto, probabilmente sapeva bene che erano quelle di proprietà dei suoi famigliari. Un messaggio per tutta la famiglia Torsello. Il movente, però, è ancora tutto da chiarire.

I poliziotti, che stanno lavorando ininterrottamente da ieri sera, sul luogo dell'attentato incendiario non hanno trovato bossoli, difficile, quindi, risalire in tempi ridotti al calibro e al tipo di arma da fuoco da cui sono partiti gli spari. La Fiat Multipla è stata presa in consegna dagli uomini della polizia scientifica che la stanno sottoponendo agli esami balistici del caso.

Interrogato anche il figlio di Torsello, Teodoro e la moglie. Gli uomini della sezione Volanti e della squadra Mobile della questura di Brindisi (al comando rispettivamente dei vicequestore Alberto D'Alessandro e Francesco Barnaba) stanno eseguendo da ieri sera perquisizioni e controlli a carico di soggetti noti alle forze dell'ordine che potrebbero essere legati in qualche modo con la famiglia Torsello. La scoperta del movente e dei responsabili potrebbe essere vicina.

Notte di fuoco, quella trascorsa, anche al quartiere Cappuccini e precisamente in piazza Alto Adige dove poco dopo l'una è andata a fuoco l'auto, una Daihatsu vecchio tipo, di una residente. La donna è assolutamente incensurata, e non sono stati rinvenuti elementi determinanti ad avallare l'ipotesi del dolo. I poliziotti, intervenuti anche in questo caso, non escludono nessuna ipotesi sulle cause di quel rogo.

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