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Cronaca Latiano

Spari contro auto di imprenditore

LATIANO – Lavorare sereni e senza ulteriori pensieri oltre a quelli legati, purtroppo, alla crisi che sta tormentando la vita di ogni lavoratore? Non si può. Qui in provincia di Brindisi, a volte non si può più. Questa volta, ad essere preso di mira è stato Alessandro Tenore, 39enne, titolare del Caffè Manhattan in Piazza Umberto I a Latiano. La scorsa notte, passata da poco la mezza, alcuni colpi d’arma da fuoco – due si presume – hanno colpito l’auto di Tenore, una Mercedes Classe A di colore grigio, in via Padre Bernardo. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della stazione di Latiano, con al comando il maresciallo Massimo Ribezzo.

LATIANOLavorare sereni e senza ulteriori pensieri oltre a quelli legati, purtroppo, alla crisi che sta tormentando la vita di ogni lavoratore? Non si può. Qui in provincia di Brindisi, a volte non si può più. Questa volta, ad essere preso di mira è stato Alessandro Tenore, 39enne, titolare del Caffè Manhattan in Piazza Umberto I a Latiano. La scorsa notte, passata da poco la mezza, alcuni colpi d’arma da fuoco – due si presume – hanno colpito l’auto di Tenore, una Mercedes Classe A di colore grigio, in via Padre Bernardo. Sull’accaduto stanno indagando i carabinieri della stazione di Latiano, con al comando il maresciallo Massimo Ribezzo.

Dopo gli episodi malavitosi delle ultime settimane tra Mesagne e Brindisi e gli arresti fatti proprio ieri da parte della Dda di Lecce, in sinergia con la questura di Brindisi e il commissariato di Mesagne, che ha sgominato parte – nuova e vecchia – della Scu, l’attenzione si sposta a pochissimi chilometri, a Latiano. Un attentato ai danni di Alessandro Tenore, di 39 anni, originario di Mesagne ma residente a Latiano. La vittima è stata oggetto di un episodio che ancora una volta lascia a bocca aperta un’interà città ( e non solo). Dalle prime indiscrezioni – intorno all’una della notte scorsa, in via Padre Bernardo, alla periferia est della città, nei pressi della zona 167, sono stati due i colpi d’arma da fuoco – uditi – e poi ritrovati sulla Mercedes Classe A, appartenente a Tenore.

Alessandro Tenore è titolare (insieme ad un altro socio) del Caffè Manhattan a Latiano, sito nella centralissima piazza Umberto I, locale molto noto in tutta la provincia di Brindisi. Inoltre, l’imprenditore, è titolare della ditta Automatic Service di Alessandro Tenore Sas – ingrosso di videogiochi e macchinette da gioco e manutenzione delle stesse – e in più è socio del locale “Jois Coffee & Drink” che si trova a pochi passi dall’altro locale, in via Roma – si tratta di una caffetteria, punto scommesse sportive, slot machine, poker on-line, scuola di esercitazione con tornei annessi in Poker room live di Texas Hold’em.

Oltre, alle diverse attività svolte da Alessandro Tenore, il 39enne è conosciuto e molto noto, per la sua onestà e umiltà. L’episodio della scorsa notte, ha lasciato anche l’imprenditore senza parole che nel pomeriggio di oggi andrà a depositare la denuncia presso la stazione dei carabinieri di Latiano. Intanto, le indagini, per poter risalire all’autore/i del gesto sono in mano ai militari guidati dal maresciallo Ribezzo, che ovviamente, non sta escludendo nessuna pista.

Intanto, una cosa è certa: più delle comparsate politiche servono monitoraggio, e di sicurezza fatta di uomini che indossino una divisa. La provincia di Brindisi, si sta ritrovando di fronte ad una pressione del racket delle estorsioni. L’operazione denominata “Die Hard” dalla Dda di Lecce, di poco più di 24 ore fa, è stato uno scossone per tutti: per coloro che hanno tirato un sospiro di sollievo e altri, invece, che hanno dovuto stringere i denti. Non si può rinunciare alla tranquillità, alla serenità, non si può e non si deve rinunciare ad una vita normale.

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