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Estate brindisina/ Quanti spettacoli. Ma sono spese senza copertura in bilancio

Sarà anche espressione di un moderno modo di amministrare l'ente comunale, che mi risulta ostico penetrare nella sua logica, ma non riesco ad allontanare la sensazione invadente, che possa trattarsi di un modo " leggero" di gestire gli impegni economici comunali

BRINDISI - Sarà anche espressione di un moderno modo di amministrare l’ente comunale, che mi risulta ostico penetrare nella sua logica, ma non riesco ad allontanare la sensazione invadente, che possa trattarsi di un modo “ leggero” di gestire gli impegni economici comunali. Lontano da quel buon andamento auspicato dall’art. 97 della costituzione.

Niente comunque che possa destare molta meraviglia  in un Comune in cui nel passato  sono stati affidati appalti per milioni di euro, senza effettuare alcuna gara, ma anche senza patire alcuna conseguenza, nonostante quanto stabilisce la legge in proposito,  che vieta categoricamente di assegnare appalti,  addirittura in base alla propria conoscenza.

Sprecando oltretutto milioni di euro, che si potevano risparmiare per destinarli ai  servizi pubblici e/o  per aiutare le famiglie in difficoltà economiche, alleggerendo le bollette dei rifiuti o l’addizionale irpef comunale. Del resto se in Italia ci troviamo in queste condizioni,  ci dovrà essere pure qualche motivo e qualche responsabilità. Anche se poi ci troviamo tra i piedi sempre le stesse persone.

Le perplessità attuali si riferiscono alla risorse economiche  necessarie per far fronte all’impegno assunto con la  delibera di giunta n.243  del   17 luglio 2014,    con la quale la giunta comunale ha approvato  il programma della rassegna  “Brindisi Tempodestate2014” proposto dalla Fondazione Teatro Verdi.

In quella delibera la giunta comunale, presieduta dal sindaco Consales, ha affidato alla Fondazione Teatro Verdi,  presieduta da Consales, la gestione degli eventi previsti.  Un cartellone articolato di eventi, che dovrebbe pesare  sulle casse comunali ( come risulta in allegato) per complessivi 257.670,00 euro, di cui 188.500 euro per il cachet  degli artisti e 69.170 euro per spese generali relative a palchi, generatori, service, Siae, promozione e spese varie.

Nella delibera si dichiaraperò  che non c’è capienza totale per l’intera somma, ma solo per 168.000 euro. La rimanente somma di 89.670 euro, vieneprecisato,   verrà erogata solo nel caso in cui il relativo stanziamento sarà nel frattempo approvato dal consiglio comunale nel bilancio di previsione. Ma che succede se nel frattempo il consiglio non si riunisce o addirittura non approva, come può succedere:  che si fa?  Si disdicono gli eventi programmati ed ampiamente pubblicizzati? Oppure i componenti della giunta si sono impegnati con proprie risorse economiche a coprire le maggiori spese?

Forse proprio per evitare problemi economici,  è stato affidato al sindaco Consales il compito di prendere le decisioni necessarie, ma anche all’ufficio competente del comune, di concerto con l’ufficio della fondazione  di monitorare l’andamento della spesa,  proprio in relazione alle risorse disponibili, per non superare la soglia della  disponibilità economica. Non si ha notizia alcuna di decisioni, né di quali effetti abbia prodotto il monitoraggio, né a cosa sia concretamente servito.

Nel frattempo il consiglio comunale non si è riunito per decidere,  il cartellone è andato avanti tanto che alla data del 24 agosto  2014 si sono esibiti artisti per un impegno economico pari a  174.000 euro,  che sommate  ai 65.000 euro circa di quota parte  di spese generali,  producono 239.000 euro. Una somma superiore di  71.000 euro a quella disponibile. Si viaggia a vele spiegate, senza la certezza di risorse per coprire il credito che si è maturato. 

Io non ho idea di quale tipo di contratto sia stato stipulato con gli artisti, che non credo abbiano promesso di lavorare gratis, nè delle decisioni prese nel frattempo dal sindaco nel momento in cui si stava superando la somma prevista, che sarebbe necessario pubblicizzare, per evitare  la sensazione invadente di una gestione quantomeno avventata.

Probabilmente il consiglio comunale, quando si riunirà,  approverà lo stanziamento aggiuntivo, intanto in teoria si è già realizzato un debito fuori bilancio. In passato si sono realizzati eventi artistici di grande rilevanza, programmando per tempo le risorse necessarie, ma  mai in questo modo, scommettendo sulle future decisioni di un altro organo. In questo modo pensavo si potesse  gestire solo la bottega di “Compare Turiddu” e non certamente un ente comunale.

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