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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Stalker brindisino arrestato a Lecce

LECCE – Perseguitava da mesi la ex fidanzata leccese, malgrado ripetuti ammonimenti del questore Vincenzo Carella, denunce e interventi della polizia. Alla fine ieri pomeriggio il 18enne brindisino Antonio Tommasi è stato arrestato dall’equipaggio di una volante.

LECCE – Perseguitava da mesi la ex fidanzata leccese, malgrado ripetuti ammonimenti del questore Vincenzo Carella, denunce e interventi della polizia. Alla fine ieri pomeriggio il 18enne brindisino Antonio Tommasi è stato arrestato dall’equipaggio di una volante della questura salentina, mentre si trovava sotto casa della ragazza (non era la prima volta), dopo aver minacciato nuovamente di morte una amica della sua ex, per impedire alla giovane di uscire e affermando che avrebbe accoltellato chiunque si fosse avvicinato. Tutte le prove delle minacce, delle intimidazioni, e delle azioni di stalking, oltre che nelle testimonianze delle vittime, i poliziotti al comando del vicequestore Carmine Ingrosso, le hanno trovate nel telefono cellulare dell’arrestato.

L’ultimo episodio di una lunga serie era collegato alla comunicazione ricevuta da Tommasi il 26 ottobre dalla ragazza, che confermava di voler interrompere la loro relazione proprio a causa dei comportamenti violenti del 18enne. Ma questa volta gli agenti della Sezione volanti hanno chiuso la partita portando in carcere lo stalker: la ragazza, che poco prima aveva chiamato la polizia in soccorso, una volta negli uffici della questura sporgeva regolare denuncia e forniva una serie di prove, soprattutto le centinaia di telefonate ed sms ricevuti.

Ma non era quella di ieri la prima delle denunce presentate dalla ragazza. Il 24 aprile scorso ne aveva sottoscritta un’altra per percosse, minacce e danneggiamento, perché Antonio Tommasi durante una delle solite scene di immotivata gelosia l’aveva schiaffeggiata, e le aveva fracassato il telefono cellulare. Poi però la ragazza – come spesso accade nei casi stalking da manuale – si era lasciata convincere dalle manifestazioni di pentimento del 18eenne. E aveva fatto male, perchè le violenze erano ricominciate, in forma addirittura peggiore: nel mese di luglio, Antonio Tommasi si era introdotto nel condominio dove si trova la casa della ragazza, percuotendo la porta dell’appartamento, urlando frasi ingiuriose di ogni genere e costringendo qualcuno a chiamare la polizia, che interveniva con una volante. Qui gli operatori avevano proceduto d’ufficio denunciando Tommasi per atti persecutori, molestie e disturbo della quiete notturna e del riposo delle persone.

Ma per fermare lo stalker ci voleva ben altro. Malgrado avesse già ricevuto formale intimazione a non presentarsi a casa della ragazza, il 26 ottobre Antonio Tommasi in presenza dei familiari della giovane e dell’amica di questa a sua volta destinataria di minacce di morte, offendeva gravemente la ex fidanzata, impedendole poi di uscire di casa per due ore tanto da costringere le vittime a chiamare la polizia per l’ennesima volta perché Tommasi aveva dichiarato che sarebbe rimasto lì per tutta la notte minacciando come al solito che avrebbe accoltellato chiunque gli si fosse avvicinato. E se l’era cavata con un’altra denuncia e l’ammonimento del questore.

Per Tommasi, atti da ignorare. Tutto preso dal sua furiosa gelosia, tre giorni dopo era tornato a casa della ragazza chiedendo dove fosse andata e perché non gli rispondesse al telefono. Poi era andato via. Lei in realtà era in casa, e quando Tommasi si era allontanato aveva pensato di poter uscire, e cosi aveva fatto nel pomeriggio. Ma il 18enne era in agguato, e in viale De Pietro l’aveva bloccata dando vita ad una sceneggiata in strada, piangendo e minacciando insieme per farla tornare da lui. Poi l’atto finale: aveva minacciato l’amica della ex fidanzata telefonicamente per farsi dare il nuovo numero di cellulare della ragazza e presentandosi di nuovo a casa della stessa. Ma questa volta è finito in galera a Borgo San Nicola.

 

 

 

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