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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Tenta di lanciarsi dal cavalcavia di Monticelli, la salva la Polstrada

OSTUNI - Forse una crisi post-parto all’origine del tentativo di suicidio di una donna, salvata dalla polizia stradale del distaccamento di Fasano mentre si stava lanciando da un cavalcavia sulla superstrada nei pressi della stazione di servizio Q8 di Monticelli, direzione Bari. Il fatto nel tardo pomeriggio di oggi. La 40enne, originaria di Fasano, è stata avvistata nel tentativo di lanciarsi dal ponte da una pattuglia di passaggio, che non ha esitato a lanciare l’allarme ai colleghi mentre si tentava di scongiurare la tragedia.

OSTUNI - Forse una crisi post-parto all’origine del tentativo di suicidio di una donna, salvata dalla polizia stradale del distaccamento di Fasano mentre si stava lanciando da un cavalcavia sulla superstrada nei pressi della stazione di servizio Q8 di Monticelli, direzione Bari. Il fatto nel tardo pomeriggio di oggi. La 40enne, originaria di Fasano, è stata avvistata nel tentativo di lanciarsi dal ponte da una pattuglia di passaggio, che non ha esitato a lanciare l’allarme ai colleghi mentre si tentava di scongiurare la tragedia.

I due poliziotti sono immediatamente intervenuti. Il primo ha raggiunto la donna, circondandole le spalle, il secondo invece ha bloccato un pesante automezzo in transito, chiedendo all’autista di fermarsi sotto il cavalcavia in modo che, se il collega non fosse riuscito a fermare per tempo la suicida, il tetto del mezzo alto praticamente al pari del cavalcavia, potesse arrestarne la caduta. Nel frattempo, una seconda pattuglia giungeva sul posto fermando il traffico.

Il primo dei due poliziotti è riuscito a trattenere la donna prima che si lanciasse nel vuoto, sebbene tentasse disperatamente di divincolarsi con l’intenzione di farla finita. Si tratta, secondo le prime informazioni rilevate dagli agenti della Stradale, di una ragazza madre, che ha da poco messo al mondo un bimbo, perfettamente sano, ma senza il papà. Pare che sia stata proprio la solitudine in cui la donna ha vissuto prima i nove mesi della gravidanza, poi la nascita del piccolo, a smorzare la gioia per l’evento, gettando la neo-mamma in uno stato di prostrazione.

Lo ha raccontato in lacrime ai poliziotti che le hanno salvato la vita, che ha infine ringraziato malgrado il tentativo di ribellione iniziale. La 40enne, dopo essersi riavuta dall’attimo di violenta disperazione, ha chiesto subito del proprio bimbo ai medici del reparto Psichiatria dell’ospedale di Ceglie Messapica dove è stata ricoverata subito dopo la sventata tragedia.

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