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Cronaca

Tenuta Moreno, concluse le indagini per la truffa alla 488

BRINDISI – Chiuse le indagini sulla presunta truffa alle legge 488 che secondo l’accusa avrebbero consumato i gestori del complesso alberghiero Tenuta Moreno con l’appoggio dell’allora sindaco di Mesagne Mario Sconosciuto, 47 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Molfetta. Gli indagati sono, oltre al sindaco Mario Sconosciuto, Leonardo Apruzzi, 48 anni, titolare di una concessionaria di auto a San Michele Talentino, legale rappresentante della Immobiliare Salentina, socia di Tenuta Moreno; l’architetto Maurizio Nitti, 44 anni, di Latiano (difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa), perito della società “Villaggio Moreno Srl, e Antonio Argentieri, 60 anni, di San Michele Talentino, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda. Nei loro confronti il pubblico ministero Raffaele Casto ha elevato il capo di imputazione di truffa pluriaggravata in concorso, consumata e tentata.

BRINDISI – Chiuse le indagini sulla presunta truffa alle legge 488 che secondo l’accusa avrebbero consumato i gestori del complesso alberghiero Tenuta Moreno con l’appoggio dell’allora sindaco di Mesagne Mario Sconosciuto, 47 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Molfetta. Gli indagati sono, oltre al sindaco Mario Sconosciuto, Leonardo Apruzzi, 48 anni, titolare di una concessionaria di auto a San Michele Salentino, legale rappresentante della Immobiliare Salentina, socia di Tenuta Moreno; l’architetto Maurizio Nitti, 44 anni, di Latiano (difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa), perito della società “Villaggio Moreno Srl, e Antonio Argentieri, 60 anni, di San Michele Salentino, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda. Nei loro confronti il pubblico ministero Raffaele Casto ha elevato il capo di imputazione di truffa pluriaggravata in concorso, consumata e tentata.

Il magistrato inquirente ha indagato sull’importo di 1.580.017, 25 euro destinati alla struttura. Secondo la difesa di Sconosciuto, il sindaco all’epoca dei fatti era da poco stato eletto. La pratica in questione era stata istruita e a lui non toccava altro che firmare la licenza per l’esercizio dell’albergo Tenuta Moreno. Per cui esclude responsabilità da un eventuale raggiro.  Secondo il pubblico ministero quella licenza era stata concessa senza che la struttura avesse ottenuto il certificato di prevenzione degli incendi.

La perizia dell’architetto datata 15 giugno 1999 sosteneva che il nulla osta comunale era stato già rilasciato al momento della richiesta del finanziamento. Inoltre, sottolinea il difensore di Nitti, che la concessione comunale che viene contestata era stata già rilasciata in sanatoria nel 1998. Il pubblico ministero ha chiuso le indagini e, decorsi i venti giorni per il deposito di atti o richieste della difesa, formulerà la richiesta di rinvio a giudizio.

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