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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Tornano quelli delle bande chiodate: svaligiato lo sportello bancomat dell'Auchan

MESAGNE – I ladri delle bande chiodate sono tornati all’opera. Questa notte hanno “attaccato” la Auchan di Mesagne con una tecnica ancora più elaborata per proteggersi dall’eventuale arrivo di vigilanti e forze dell’ordine: non solo hanno collocato le bande chiodate (che riportano alla memoria i contrabbandieri di sigarette), ma hanno scavato un fosso di traverso alla strada che porta all’ingresso principale del grande magazzino, in modo da impedire a chiunque di transitare. Il 23 settembre il bottino fu di ventimila euro dalla cassa preso dalla cassa del distributore automatico situato nell’ipermercato Le Colonne, alla periferia di Brindisi, lungo la statale 7. Il bottino di questa notte non è ancora noto. I ladri hanno portato via la cassa continua, mentre hanno dovuto abbandonare il bancomat perché si sono resi conto che stavano arrivano le auto della Polizia del Commissariato di Mesagne.

MESAGNE – I ladri delle bande chiodate sono tornati all’opera. Questa notte hanno “attaccato” la Auchan di Mesagne con una tecnica ancora più elaborata per proteggersi dall’eventuale arrivo di vigilanti e forze dell’ordine: non solo hanno collocato le bande chiodate (che riportano alla memoria i contrabbandieri di sigarette), ma hanno scavato un fosso di traverso alla strada che porta all’ingresso principale del grande magazzino, in modo da impedire a chiunque di transitare. Il 23 settembre il bottino fu di ventimila euro dalla cassa preso dalla cassa del distributore automatico situato nell’ipermercato Le Colonne, alla periferia di Brindisi, lungo la statale 7. Il bottino di questa notte non è ancora noto. I ladri hanno portato via la cassa continua, mentre hanno dovuto abbandonare il bancomat perché si sono resi conto che stavano arrivano le auto della Polizia del Commissariato di Mesagne.

Cassa continua e bancomat sono stati scardinati con un Caterpillar, rubato e abbandonato nel supermercato. Con lo stesso mezzo i malviventi avevano abbattuto il pesante cancello di ingresso dell’ipermercato. L’allarme è scattato per via del rumore fatto. Non era ancora l’alba. Qualcuno ha sentito il fracasso del martello pneumatico. (Lo stavano utilizzando i ladri per scavare il fossato). Ha pensato a lavori stradali anche se l’orario non era proprio quello giusto. I rumori sono continuati per un pezzo ed è arrivata la una telefonata al Commissariato che ha immediatamente dirottato in zona una pattuglia per controllare cosa stesse accadendo. I malviventi, dopo avere scavato il fossato e sistemato le bande chiudate, avevano abbattuto il cancello e avevano raggiunto bancomat e cassa continua. Scardinarli, con un mezzo come il Caterpillar, è stato un giochetto. Oltre alla telefonata al 113 si sono messi in funzione gli allarmi. Non potevano più perdere tempo senza rischiare di essere catturati, nonostante il fossato e le bande chiodate. Hanno quindi lasciato perdere il Bancomat e si sono dati alla fuga portandosi dietro la cassa continua.

Di loro non c’è traccia. Come si diceva, è il secondo furto che verifica tra Brindisi e Mesagne con l’utilizzo delle bande chiodate. Aggeggi che anni fa utilizzavano i contrabbandieri per impedire alle forze dell’ordine di inseguirli. Questo particolare tipo di chiodo (è a tre punte per cui non lascia scampo alle gomme) era scomparso da tempo. Nel 2004 i chiodi a tre punte erano stati utilizzati, sempre dalle parti di Mesagne, sulla strada per San Donaci, per compiere la rapina ad un furgone portavalori. I banditi li avevano sparsi per strada per bloccare le auto e coprirsi la fuga.

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