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Cronaca

Traffico di droga con l’Albania, otto brindisini rischiano il processo

Avvisi di conclusione dopo l'inchiesta Federico II della Dia: sotto indagine ci sono complessivamente 43 persone residenti per lo più nel Leccese. Gli arresti lo scorso dicembre

BRINDISI – A conferma dell’esistenza di un traffico di droga tra le coste delle province di Brindisi e Lecce e quelle dell’Albania, l’Antimafia ha chiuso le indagini inizialmente tenute a battesimo sotto la voce Federico II nei confronti di 43 persone, otto delle quali sono residenti a Brindisi e provincia.

A rischiare il processo sono: Yuri Rosafio, 39 anni; Vincenzo D’Ignazio 39; Cristian Alfarano 43 e Luciano Pagano 42 di Brindisi; Cristian Quarta, 38; Cosimo Candita, 51, e Gianluca Candita, 44, di San Pietro e Alessandro Caldiron, 34 di Cellino San Marco. Gli avvisi di conclusione delle indagini portano la firma del sostituto procuratore dell’Antimafia Guglielmo Cataldi, titolare del fascicolo sfociato nel blitz lo scorso 12 dicembre.

Figura di primo piano, per l’accusa, è Andrea Leo di Vernole al quale gli inquirenti riconducono la gestione del business della droga con il coinvolgimento di familiari. A cominciare dalla compagna Maria Valeria Ingrosso e dal cognato Alessandro Antonucci. Fonti di prova, in aggiunta alle osservazioni degli uomini della Dia di Lecce, sono le intercettazioni ambientali rese possibili nel momento in cui è stata nascosta una cimice a casa di Massimo Signore, agli arresti domiciliari, e di Gabriella De Dominicis, sua moglie. In tal modo è stato possibile identificare gli altri.

E sotto inchiesta sono finiti: Alessandro Antonucci 26 anni di Lizzanello, Adriano Alessio, 43, di Lizzanello; Bilal Bocaj, 49, albanese residente a Poggiardo; Krisaq Boci, 46, di Valona; Francesco De Cagna, 49, di Scorrabo; Ortis Banda, 36, albanese residente a Maniago; Antonia Gabriella De Dominicis, 54, di Merine; Francesca De Dominicis, 47, di Merine; Pellumb Drenova, 56, albanese residente a Montecchio Maggiore, provincia di Vicenza; Giuseppe Grasso, 47, di Lecce; Alessandro Greco, 33, di Lecce; Klaid Hasanaj, 48, albanese residente a Lecce; Maria Valeria Ingrosso, 37, di Merine; Antonio Leto, 26, di Caprarica; Mario Mandurino, 28, di Lecce; Giuseppino Mero, 52, Cavallino; Angelo Montinaro, 46, di Caprarica di Lecce; Francesco Mungelli, 39, di Lecce; Umberto Nicoletti, 39, di Lecce; Emiliano Sulka, 23, di Lizzanello; Damiano Pierpaolo Vignacastrisi, 31, di Matino; Paola Caputo, 28, di Racale; Brenda Potenza, 29, di Taviano.

Avviso di conclusione e quindi rischio di processo anche per: Carmelo De Pascalis, 53, di Cavallino; Pierluigi Pierri, 28, di Ugento; Luca Giannone, 40, di Calimera; Antonio Accogli, 43, e Mario Accogli, 41, entrambi di Scorrano; Nicolò Capone, 22, di Lizzanello: Anila Hasanaj, 46, albanese residente a Lecce; Floarea Lingurar, 54, albanese residente a Roma; Cosimimo Maggio, 48, residente a Reggio Emilia; Tommaso Tria, 33, di Castromediano; Pellumd Drenova, 56, albanese, residente a Vicenza; Gianluca Antonio Spiri, 42, di Racale.

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