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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Tragedia di Mezzaluna: tre vittime

CAROVIGNO - Si allunga la scia dei morti dopo il naufragio di sabato pomeriggio nella baia della Mezzaluna. Il mare forza 3 ha restituito il terzo cadavere intorno alle 12.20 di questa mattina. Di probabile origine europea, potrebbe trattarsi di uno degli scafisti della traversata della morte. A trovarlo i sommozzatori dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi diretti dal vice comandante, l’ingegnere Lorenzo Elia. Il corpo è stato ritrovato al centro della conca in cui, a causa dei marosi, la “Gloria” (questo il nome della barca a vela battente bandiera americana naufragata sugli scogli di Torre Santa Sabina) è affondata nel corso della notte.

CAROVIGNO - Si allunga la scia dei morti dopo il naufragio di sabato pomeriggio nella baia della Mezzaluna. Il mare forza 3 ha restituito il terzo cadavere intorno alle 12.20 di questa mattina. Di probabile origine europea, potrebbe trattarsi di uno degli scafisti della traversata della morte. A trovarlo i sommozzatori dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Brindisi diretti dal vice comandante, l’ingegnere Lorenzo Elia. Il corpo è stato ritrovato al centro della conca in cui, a causa dei marosi, la “Gloria” (questo il nome della barca a vela battente bandiera americana e naufragata sugli scogli di Torre Santa Sabina) è affondata nel corso della notte.

Le ricerche condotte senza soluzione di continuità sono ricominciate in maniera massiccia stamattina con tre motovedette della Capitaneria di porto, tre elicotteri, i mezzi navali della Guardia di finanza, il supporto aereo della polizia di Stato, i carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni ed i sommozzatori dei vigili del fuoco.

Questi ultimi hanno proceduto scandagliando a “pettine” (così si dice in gergo, ndr), i fondali per non perdere nemmeno un centimetro quadrato di mare. Mentre salgono a tre le vittime della tragedia della disperazione, sale a 42 il numero dei superstiti (27 minorenni e 15 maggiorenni, di varia nazionalità: Bangladesh, Iran, Iraq, Afghanistan).

A ritrovare il quarantaduesimo naufrago di prima mattina i baschi verdi della Guardia di finanza a Torre Canne.  Sono in corso da parte delle fiamme gialle le verifiche sull’identità del terzo corpo ritrovato in mare.

Potrebbe trattarsi di uno dei tre presunti traghettatori, dati i suoi tratti somatici: carnagione chiara e occhi azzurri. Un particolare riferito più volte da parte dei superstiti.

Fotografato dagli investigatori, l’immagine dell’uomo sarà sottoposta all’identificazione da parte dei naufraghi nel Cara di Restinco, per stabilire esattamente la sua identità. Le indagini finalizzate a scovare i tre scafisti del gruppo stanno spingendo inoltre gli investigatori a ritenere che uno dei traghettatori possa essere di origine curda (Turchia). La circostanza sarebbe stata riferita da più di qualche superstite che ha raccontato di essere stato anche minacciato con un coltello.

Sempre nel pomeriggio la barca a vela è stata rimossa dai vigili del fuoco, con l’ausilio di due gru. “Le ricerche degli immigrati che mancano all’appello - spiega il comandante della Capitaneria di Porto, Giuseppe Minotauro - si concluderanno al tramonto e riprenderanno domani mattina alle prima dell’alba”.

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