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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Ostuni

Tragedia sui binari: un elettricista di Corigliano d’Otranto la vittima

OSTUNI - L’alcol lo aveva distrutto, pregiudicando in maniera ormai irreparabile anche il suo matrimonio. Aveva minacciato di farla finita già da alcuni giorni. E all’alba di ieri, non ha retto il peso della depressione, lasciandosi cadere sui binari della Stazione di Ostuni, al passaggio dell’Intercity Lecce-Torino. Chiarito, nella mattinata odierna, il giallo legato al cadavere dell’uomo, identificato dalla moglie. Fondamentale, ai fini del riconoscimento, è risultato anche uno dei tatuaggi incisi sul corpo della vittima. La donna non ha avuto dubbi, confermando agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca, coordinati dal Dirigente Francesco Angiuli, l’identità di quei pietosi resti. L’uomo - un elettricista di 47 anni, di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce – era sposato e separato, con due figli. Da tempo pare soffrisse le conseguenze da dipendenza dall’alcol, tanto da diventarne schiavo.

OSTUNI - L’alcol lo aveva distrutto, pregiudicando in maniera ormai irreparabile anche il suo matrimonio. Aveva minacciato di farla finita già da alcuni giorni. E all’alba di ieri, non ha retto il peso della depressione, lasciandosi cadere sui binari della Stazione di Ostuni, al passaggio dell’Intercity Lecce-Torino. Chiarito, nella mattinata odierna, il giallo legato al cadavere dell’uomo, identificato dalla moglie. Fondamentale, ai fini del riconoscimento, è risultato anche uno dei tatuaggi incisi sul corpo della vittima. La donna non ha avuto dubbi, confermando agli agenti del Commissariato di Pubblica sicurezza della Città bianca, coordinati dal Dirigente Francesco Angiuli, l’identità di quei pietosi resti. L’uomo - un elettricista di 47 anni, di Corigliano d’Otranto, in provincia di Lecce – era sposato e separato, con due figli. Da tempo pare soffrisse le conseguenze da dipendenza dall’alcol, tanto da diventarne schiavo.

Problemi di salute che a quanto sembra  avevano pregiudicato il rapporto coniugale e la sua serena presenza in famiglia. Dopo aver vagabondato per tutta la notte, il poveretto si sarebbe lasciato alle spalle il Salento, salendo su un treno locale diretto a Bari. Giunto alla Stazione di Ostuni, sarebbe sceso dal treno, deciso a mettere in atto quell’insano gesto covato da giorni. Stando ad una testimonianza raccolta sul posto dagli inquirenti, il quarantasettenne poco prima di togliersi la vita avrebbe chiesto informazioni in merito all’apertura del bar della Stazione. Poi avrebbe girato le spalle ai binari, aspettando l’arrivo dell’Intercity in transito dalla Città bianca. Quindi si sarebbe lanciato sulle rotaie, cercando lo schianto mortale.

Terribile lo scenario che si sono trovati di fronte gli investigatori ed i primi testimoni della disgrazia. Il corpo ridotto a brandelli, irriconoscibile. Pochi ma sostanziali gli elementi che nel giro di 24 ore hanno consentito il riconoscimento del cadavere, a partire da almeno tre tatuaggi sul corpo (una croce sul pollice della mano sinistra, la scritta “Pina” sul polso del medesimo arto ed un asso di bastoni inciso sulla spalla). Nei pressi della tragedia gli inquirenti avevano rinvenuto anche un braccialetto e un mazzo di chiavi, che apparterebbero alla vittima.

Al momento dell’estremo gesto, l’uomo indossava un pantalone marrone e una camicia scura, altri dettagli che hanno favorito il riconoscimento dell’uomo da parte della moglie, avvenuto presso la camera mortuaria del cimitero della Città bianca. Nelle prossime ore, Al termine degli esami autoptici, disposti dal pm di turno, Antonio Negro, il corpo dell’uomo sarà restituito ai familiari e trasferito a Corigliano d’Otranto.

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