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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tre ore di rogo, cause misteriose

CELLINO SAN MARCO – “Mi ero appena seduto a tavola quando ho visto una luce forte provenire dall'esterno, mi sono affacciato e ho visto un'auto che bruciava, il tempo di uscire per strada per chiedere aiuto che era tutto in fiamme. Non so cos'è successo, so solo che il danno è immenso”.

CELLINO SAN MARCO – “Mi ero appena seduto a tavola quando ho visto una luce forte provenire dall'esterno, mi sono affacciato e ho visto un'auto che bruciava, il tempo di uscire per strada per chiedere aiuto che era tutto in fiamme. Non so cos'è successo, so solo che il danno è immenso”.

Michele Gravili, una settantina di anni, bracciante agricolo cellinese nel pomeriggio di oggi ha visto i sacrifici di una vita andare in fumo. Il garage dove custodiva i suoi due trattori, altre attrezzature per lavorare la terra e il furgone sono stati distrutti da un rogo (video) le cui cause ancora non si conoscono e forse non si conosceranno.

Nell'incendio è rimasta coinvolta anche la Citroen C3 dell'ex comandante della polizia municipale di Cellino San Marco, Gianni De Lorenzo (in servizio fino a settembre del 2010), parcheggiata nelle vicinanze del furgone e del garage. Al vaglio dei carabinieri, intervenuti per i rilievi di rito, c'è anche la possibilità che l'incendio sia partito proprio dalla Citroen, ma è tutto ancora in corso di accertamento.

Le abitazioni di Gravili e De Lorenzo sono adiacenti, situate in via Bellini una traversa di via Italia, in pieno centro. Per riportare la situazione alla normalità e scongiurare ogni pericolo si è reso necessario l'intervento di quattro autocisterne dei vigili del fuoco, e volontari della Protezione civile di Cellino e San Pietro. Tutti sono ancora a lavoro. Sul posto anche gli agenti della polizia municipale.

Si è rischiato grosso. Nel garage andato a fuoco c'erano bombole di gas, taniche di benzina agricola e materiale altamente infiammabile che hanno fatto temere il peggio. Tutto sarebbe iniziato poco dopo le 14, uno scoppio ha allertato i residenti ma non c'è stato il tempo di intervenire, di evitare che le fiamme, che inizialmente avevano interessato la C3, si propagassero sul furgone, al prospetto e al garage.

In pochissimi minuti le lingue di fuoco hanno divorato le vetture e l'interno del deposito agricolo. All'arrivo dei vigili del fuoco le fiamme erano alte e indomabili. I veicoli sono stati spenti in pochi minuti ma per placare l'incendio divampato nel garage ci sono volute più di tre ore. Via Bellini intanto si è riempita di residenti e curiosi, tutti increduli. È stata transennata.

Michele Gravili, intanto assisteva senza parole alla distruzione della sua mini-impresa agricola, a sostenerlo i suoi due figli. Tutto quello che utilizza per coltivare le sue terre si è carbonizzato. Il garage e l'orto adiacente sono stati dichiarati inagibili e quando il rogo sarà completamente spento si procederà a eseguire una perizia in tutta la casa per verificare se è stata compromessa la stabilità.

Il portone in ferro del garage si è deformato, i mattoni del soffitto sono esplosi a causa delle alte temperature. Ma come sia potuto accadere tutto questo è ancora un mistero. Qualcuno dice di aver visto la C3 andare a fuoco, altri di aver notato fiamme nel garage. Sarà compito dei carabinieri ricostruire con esattezza quello che è accaduto nel pomeriggio di oggi in via Bellini.

Sia il bracciante agricolo che l'ex capo della polizia municipale di Cellino sono stati invitati in caserma per essere ascoltati. In queste ore entrambi stanno riferendo su quello che hanno fatto prima del rogo e sulla loro vita privata e lavorativa. L'orario in cui si è sviluppato l'incendio non lascerebbe pensare all'azione dolosa di qualche piromane ma tutto è possibile.

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