rotate-mobile
Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Tributi, Gema chiede i danni al Comune

BRINDISI - La ditta Gema, ex concessionaria del servizio di riscossione tributi per il Comune di Brindisi, batte cassa e chiede danni per 260mila euro. Lo fa con una citazione in giudizio dinanzi al Tribunale di Brindisi per contestare l’anticipata risoluzione del contratto del 9 agosto 2011 decisa dall’amministrazione comunale in carica.

BRINDISI - La ditta Gema, ex concessionaria del servizio di riscossione tributi per il Comune di Brindisi, batte cassa e chiede danni per 260mila euro. Lo fa con una citazione in giudizio dinanzi al Tribunale di Brindisi per contestare l’anticipata risoluzione del contratto del 9 agosto 2011 decisa dall’amministrazione comunale in carica.

Era stato il sindaco Mimmo Consales a far scoppiare il caso Gema, la scorsa estate, portando tutte le carte in procura, dopo aver revocato l’affidamento del servizio alla ditta che secondo il sindaco, per quanto riferì, non avrebbe versato al Comune quanto incassava. Ai magistrati, poi, Consales aveva chiesto di verificare la gestione di alcune assunzioni e in particolare di quelle che avrebbero riguardato parenti di alcuni dirigenti comunali.

La banca dati Gema era stata sequestrata e poi dissequestrata i primi di agosto, su disposizione del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi. Ora, in sede civile, la società mandata a casa e sostituita provvisoriamente dal raggruppamento temporaneo di imprese Abaco Spa e Engineering Tributi Spa, ha deciso di adire le vie legali.

La Gema sostiene che il servizio di riscossione di Imu, Ici, Tarsu, Tosap, imposta pubblicità e pubbliche affissioni, oltre che delle sanzioni del codice della strada, sarebbe stato erogato senza intoppi e contestazioni, fino a quando il Comune ha contestato di aver commesso alcuni errori nell’inserimento di dati identificativi di alcuni veicoli e di aver ritardato l’accertamento della residenza di alcuni soggetti obbligati in solido “provocando danno all’amministrazione”. Ha quindi, in data 4 luglio 2012, revocato la concessione e bandito una nuova gara pubblica per l’affidamento degli stessi servizi.

Per la Gema le “motivazioni addotte dal Comune di Brindisi a sostegno della revoca della concessione non sono fondate in quanto le omissioni rappresentate non sono imputabili a colpa della società”. Per altro “la clausola contrattuale che prevede il diritto di recesso in caso di ritardo sarebbe nulla e vessatoria”. Si va dinanzi al giudice civile il 28 gennaio prossimo, nel frattempo il servizio di riscossione tributi procede, con tanto di banca dati, per recuperare oltre alle imposte dovute dai cittadini anche la mole di crediti vantati dall’ente municipale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tributi, Gema chiede i danni al Comune

BrindisiReport è in caricamento