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Cronaca

Se ne andavano in giro con coltelli e armi per arti marziali

Nel vano portaoggetti di un'auto controllata a Pezze di Greco c'era anche un nunchaku. L'altra denuncia a Ceglie Messapica

Se ne andavano in giro con coltelli al seguito. E non si trattava di temperini per sbucciare la frutta. Due le persone denunciate per porto ingiustificato di oggetti atti ad offendere, colte in flagrante nel corso di controlli dei carabinieri in territorio di Fasano e a Ceglie Messapica.

I carabinieri della Sezione radiomobile della compagnia di Fasano hanno deferito in stato di libertà per il reato già indicato un 51enne originario di Altamura. L’uomo è stato fermato alla guida della propria autovettura Alfa Romeo 147 in nella frazione di Pezze di Greco. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un “nunchaku” con manici telescopici e di un coltello a farfalla con lama di 11 centimetri, riposti nel vano portaoggetti della vettura, quindi a portata di mano.

I due strumenti, per il cui possesso l’uomo non ha saputo fornire plausibili giustificazioni, sono stati sottoposti a sequestro. Il “nunchaku” è un’arma tradizionale di tipo contundente resa celebre da centinaia di film, ed utilizzato nelle palestre dove si insegnano alcune arti marziali (escluse quelle olimpiche di judo, karate e taekwondo).

Il “coltello a farfalla” è uno strumento di origine filippina, così denominato per la particolarità del manico che viene aperto in due parti longitudinalmente, per scoprire la lama. Viene anche denominato “balisong”, ed è a sua volta una delle armi tradizionali di un’arte marziale filippina.

Molto più tradizionale il coltello a serramanico trovato addosso ad una persona con trascorsi penali, un 40enne di Ceglie Messapica, sottoposto a perquisizione dai carabinieri della stazione locale dell’Arma. Il coltello aveva una lama della lunghezza di 15 centimetri, ed è stato sottoposto a sequestro.

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