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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ubriachi al volante e oltraggiosi con gli agenti: in manette due marocchini

OSTUNI - Ubriaco al volante incappa in un posto di blocco della polizia. Ma piuttosto che accettarne le conseguenze, compreso il sequestro dell’automezzo, sarebbe montato su tutte le furie, inscenando insieme all’amico che viaggiava al suo fianco reazioni scomposte e autolesioniste, sino ad avventarsi sugli agenti. Con l’accusa di resistenza, minacce e lesioni a Pubblico ufficiale, sono finiti in manette due cittadini marocchini: Jamal Lekrati (25 anni, domiciliato a Carovigno) e Said Damkar (22 anni, residente a Ostuni). In mattinata i due sono stati processati (previa convalida del’arresto) per direttissima. Hanno patteggiato la pena e sono stati condannati ad otto mesi di resclusione (pena sospesa).

OSTUNI - Ubriaco al volante incappa in un posto di blocco della polizia. Ma piuttosto che accettarne le conseguenze, compreso il sequestro dell’automezzo, sarebbe montato su tutte le furie, inscenando insieme all’amico che viaggiava al suo fianco reazioni scomposte e autolesioniste, sino ad avventarsi sugli agenti. Con l’accusa di  resistenza, minacce  e lesioni a Pubblico ufficiale, sono finiti in manette due cittadini marocchini: Jamal Lekrati (25 anni, domiciliato a Carovigno) e Said Damkar (22 anni, residente a Ostuni). In mattinata i due sono stati processati (previa convalida del’arresto) per direttissima. Hanno patteggiato la pena e sono stati condannati ad otto mesi di resclusione (pena sospesa).

I fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica scorsi.  I due, bloccati nella centralissima Piazza Matteotti, erano a bordo di una “Reanult Clio” che già a prima vista aveva destato le attenzioni dei poliziotti, a seguito di alcune brusce manovre. Sottoposto a controllo, l’uomo alla guida dell’utilitaria (Lekrati) sarebbe risultato a più riprese positivo all’esame dell’alcooltest. All’esito di tali risultanze, gli agenti del commissariato di Pubblica sicurezza di Ostuni,  hanno proceduto al sequestro amministrativo del mezzo, contestando al venticinquenne la violazione del Codice della strada.

Mentre gli operatori erano in procito di redigere il verbale, i due cittadini marocchini  avrebbero assunto prima comportamenti pressanti tesi a far desistere gli operanti dal procedere e, successivamente, si sarebbero resi protagonisti di atteggiamenti gravemente irriguardosi nei confronti degli stessi poliziotti, sino a ritenersi vittime di pregiudizi razziali.

In considerazione dell’atteggiamento petulante, onde evitare altre problematiche, gli agenti hanno ritenuto opportuno accompagnare in commissariato i due stranieri, per redigere i relativi atti. E qui altre scenate. I due cittadini marocchini avrebbero sistematicamente e strumentalmente ribadito di essere vittime di un abuso, pretendendo, ripetutamente, l’immediata restituzione dell’auto, minacciando, contestaualmente, che, in caso contrario, avrebbero presidiato l’Ufficio di Polizia, per protesta. Minaccia che in parte avrebbero messo in scena, arrivando a procurarsi ferite nell’intento di addossare la responsabilità agli agenti. E nell’orchestrare il disegno, non avrebbero esitato a chiamare con telefonino il 112, sollecitando l’intervento dei carabinieri e lamentando agli stessi di aver ricevuto percosse dai poliziotti.

Accompagnati in ospedale, avrebbero continuato nelle escandescenze, proseguite anche lungo il tragitto del rientro in commissariato.  Qui Damkar si sarebbe lanciato  violentemente al suolo, dimenandosi scompostamente e, con uno strumento metallico che si era procurato – poi sottoposto a sequestro – sarebbe riuscito a colpire al capo e al ventre un poliziotto. I tali frangenti, DAMKAR, risolutamente ed autonomamente, avrebbe battuto violentemente il capo sul pavimento sino a mordersi la lingua, tanto da favorire la fuoriuscita di sostanza ematica.

In ragione di tali ferite veniva nuovamente soccorso dagli operatori del Serviziio 118. Dopo le cure, sono scattate definitivamente le manette. Entrambi, al culmine di un’intera nottata di violenze e minacce ed attaggiamenti gravemente oltraggiosi, sono stati ristretti nel carcere di Brindisi, a disposizione del Pubblico ministero di turno,  Milto De Nozza. Nella mattinata di ieri, i due sono stati processati (previa convalida del’arresto) e, con rito alternativo (direttissima) hannio patteggiato la pena di mesi otto di resclusione- pena sospesa.

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