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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Fasano

Uccise per gelosia, conferma pena

FASANO - E’ stata confermata anche in appello la condanna a 12 anni e un mese per Leo Mileti, 53 anni, il vivaista fasanese che il 24 febbraio di due anni fa imbracciò un fucile e uccise l’amante della moglie, un edicolante, Angelo De Angelis, 47 anni, che morì alle prime luci dell’alba poco prima di sollevare la saracinesca della sua attività commerciale di via Mignozzi, nel cuore della città.

FASANO - E’ stata confermata anche in appello la condanna a 12 anni e un mese per Leo Mileti, 53 anni, il vivaista fasanese che il 24 febbraio di due anni fa imbracciò un fucile e uccise l’amante della moglie, un edicolante, Angelo De Angelis, 47 anni, che morì alle prime luci dell’alba poco prima di sollevare la saracinesca della sua attività commerciale di via Mignozzi, nel cuore della città.

Mileti ammise tutto ai carabinieri, dopo che dall’attività investigativa e dagli accertamenti tecnici (c’erano due utenze telefoniche tra le quali si registrarono 800 contatti), risultò che c’era una relazione tra la consorte e la vittima. In primo grado l’assassino reo confesso fu giudicato con rito abbreviato, potendo così contare sullo sconto di un terzo della pena.

Il gup Valerio Fracassi ridusse di un paio d’anni il conto presentato dal pm titolare dell’accusa e riconobbe ai famigliari della vittima una provvisionale, rimandando in sede civile la determinazione del risarcimento danni.

Nel primo pomeriggio di oggi la sentenza della corte d’appello (presidente Boselli) a carico del vivaista, difeso dagli avvocati Francesco Saponaro, Francesco Gentile e Giancarlo Chiarelli. Confermato del tutto il pronunciamento del Tribunale di Brindisi: dodici anni per il delitto, un mese per il possesso del fucile e delle munizioni.

Mileti fu arrestato il 6 marzo del 2011, pochi giorni dopo i fatti. La moglie negò inizialmente la relazione con De Angelis, poi minimizzò. Alla fine il marito geloso dovette annuire dinanzi ai militari dell’Arma che in caserma lo torchiavano. Disse tutto, chiese di poter abbracciare i figli prima di essere trasferito in carcere e fu accontentato.

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