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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Umido nell'impianto di Cdr, Aro/Br1: "L'Oga ha peccato si superficialità"

Riceviamo e pubblichiamo una nota attraverso il quale il sindaco di San Pancrazio Salentino, Salvatore Ripa, ripercorre le vicende riguardanti il conferimento della frazione umida presso l’impianto di Cdr gestito da Nubile, dal punto di vista dell’Aro/Br1, di cui lo stesso Ripa è presidente

Riceviamo e pubblichiamo una nota attraverso il quale il sindaco di San Pancrazio Salentino, Salvatore Ripa, ripercorre le vicende riguardanti il conferimento della frazione umida presso l’impianto di Cdr gestito da Nubile, dal punto di vista dell’Aro/Br1 (Ambito di raccolta ottimale che racchiude i comuni di San Pancrazio Salentino, Francavilla Fontana, Ceglie Messapica, Erchie, Latiano, Oria, San Michele Salentino, Torre Santa Susanna, Villa Castelli), di cui lo stesso Ripa è presidente.

“I comuni dell’ARO1 hanno avuto come impianto di riferimento la Tersan Puglia di Modugno, salvo alcune quantità minori conferite ad ASECO e Eden94.

La Tersan Puglia, per problematiche di tipo autorizzativo vede, a metà luglio, ridursi drasticamente le quantità trattabili, per cui interrompe i flussi provenienti da alcuni comuni, fra cui tutti quelli dell’ARO1 Brindisi, che si servono di un unico trasportatore con piattaforma intermedia di trasferimento – Jonica Servizi - modalità messa a punto per abbattere gli altissimi costi del trasporto.

L’ARO1 Brindisi informa della criticità la Regione Puglia e l’OGA, ente competente alla gestione dei flussi dei rifiuti in base alla legge regionale 24 del 20 agosto 2012 ed allo statuto di costituzione dell’ente. In parallelo interpella gli impianti di compostaggio delle provincie limitrofe (Eden94, ASECO, Progeva) come destinazioni alternative, ma con risultato negativo.

La Regione Puglia affronta la problematica e, dopo incontri preliminari con gli impianti, fissa una riunione con gli OGA, fra cui quello di Brindisi, competente per territorio anche sui comuni dell’ARO1, per il giorno 29 luglio 2015, per rideterminare la destinazione dei comuni non più accettati da Tersan Puglia.

L’OGA Brindisi, il 29 luglio, non partecipa all’incontro: nella stessa data è stata invitata a partecipare ad altre due riunioni presso gli uffici regionali – questa la versione dell’OGA – . Nel corso della riunione tutti i comuni sono reindirizzati ad altri impianti mentre, per una malaugurata svista, le quantità relative alla Jonica Servizi (la piattaforma che raggruppa tutti i comuni dell’ARO1) non vengono considerate e nessuno può farlo notare, perché l’OGA non c’è e non ha ritenuto di comunicare nulla all’ARO1 per predisporre una sostituzione. Certamente non può esservi malafede nel comportamento di tecnici dell’OGA che sono senz’altro validi, competenti e che prestano la loro opera in un ambito estremamente complicato e pieno di trabocchetti come quello dei rifiuti, ma certamente una buona dose di superficialità nella circostanza vi è stata.

Fatto è che la Regione emette un’ordinanza sulla base degli esiti della riunione del 29 luglio ed i comuni dell’ARO1 restano senza destinazione per l’organico: la cosa è prontamente rilevata con la convocazione  da parte del Presidente dell’ARO1 di apposita conferenza stampa presso la Provincia di Brindisi e richiesta di azione correttiva agli enti che hanno competenza sulla materia, senza dimenticare di far rilevare che questa situazione contingente è conseguenza della forte carenza di impianti che affligge la Provincia di Brindisi.

In parallelo gli uffici dell’ARO1 ottengono la disponibilità dell’impianto ASECO al 50% della produzione dal 1° settembre ed al 100% dal 1° ottobre, sempre previo apposito assenso della struttura regionale. In assenza di ogni altra indicazione ed a seguito dell’indisponibilità degli impianti alternativi, restano due strade ai comuni dell’ARO: interrompere la raccolta differenziata dell’organico o conferire l’organico, che è vietato mantenere in deposito,  presso l’impianto di biostabilizzazione che, in quanto tale, è abilitato a trattare tutti i rifiuti urbani, anche l’organico nei casi di necessità.  

E l’impianto dà l’assenso al conferimento temporaneo dell’organico, nella considerazione anche che esso rappresenta appena il 10% del rifiuto giornaliero trattato; la circostanza è formalizzata dall’OGA con apposito ordine di servizio dell’8 agosto 2015 che obbliga l’impianto gestito dalla Nubile s.r.l. al ritiro della raccolta differenziata proveniente dai comuni dell’ARO1, fino alla risoluzione della problematica relativa al reperimento della destinazione alternativa.

Purtroppo la vicenda si intreccia con la difficile transazione fra comuni e società Nubile sui costi della tariffa e sul funzionamento dell’impianto che non è ancora stato adeguato secondo quanto previsto dal bando di gara e che presenta le numerose pecche evidenziate, a turno, ormai da ogni istituzione per gli aspetti di competenza di ciascuno. Il clima non è tranquillo e il 20 agosto arriva la retromarcia dell’OGA che comunica ai comuni dell’ARO1 che, per le problematiche di gestione dell’impianto, da ultimo evidenziate dai Vigili del Fuoco, non è più possibile accettare la frazione umida (eppure è meno infiammabile della frazione secca! osserverebbe anche un bambino)

Il Presidente dell’ARO1 ottiene un incontro urgente con il Presidente Emiliano per trattare la questione, già per il giorno di rientro dalle ferie il 1° settembre, mentre gli uffici competenti al ciclo dei rifiuti fissano una riunione per il giorno successivo, 2 settembre, con gli impianti di compostaggio, per individuare ogni disponibilità residua necessaria a trattare la produzione dell’ARO1 Brindisi.

Nel frattempo, lo stesso 20 agosto l’ARO comunica al gestore della raccolta presso i comuni, la necessità di sospendere la raccolta differenziata dell’organico per assenza di recapito e di sostituirla con raccolta in maniera indifferenziata, dal momento che comunque il servizio è  remunerato con il canone che i cittadini pagano.

Il 31 agosto, in contemporanea con l’assemblea dell’OGA che deve discutere della transazione ed alla vigilia dagli incontri risolutivi per l’individuazione dei nuovi siti, la ditta Nubile blocca il conferimento presso l’impianto di Brindisi impedendo lo svuotamento dei mezzi della raccolta presso i comuni  e, di conseguenza, bloccando il servizio per i tre giorni successivi presso i comuni, fino alla risoluzione della problematica individuata grazie al prezioso contributo della Regione Puglia, Presidente in testa e uffici del settore Gestione Rifiuti, e grazie alla grande disponibilità e professionalità degli impianti ASECO di Ginosa e Bioecoagrim di Lucera e di tutte le ditte coinvolte nel trasbordo e trasporto.

Tutti i fatti sopra esposti sono riscontrabili da documentazione ufficiale agli atti del Comune di S. Pancrazio, capofila dell’ARO1 Brindisi e che si invita chiunque voglia, a visionare, siano essi enti istituzionali che organi di stampa: essi restano i benvenuti per ogni chiarimento utile nella massima trasparenza che ha sempre contraddistinto l’operato di questo ente.

Le polemiche invece non ci interessano, per cui non è nostra intenzione controbattere alle numerose dichiarazioni fantasiose apparse sulla stampa. Resta invece l’invito agli organi competenti, spesso tirati per la giacchetta in questa vicenda, a mantenere i riflettori accesi su ogni aspetto del ciclo dei rifiuti, a garanzia dei cittadini, chiamati a corrispondere sempre più salate bollette per lo smaltimento dei rifiuti, perché la tanto ventilata frase “chi più differenzia meno paga”, non sia una presa in giro.

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