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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Un altro sbarco di clandestini

CERANO – Nuovo sbarco di clandestini sulle coste brindisine, il secondo in soli 10 giorni. Si tratta di 26 immigrati di nazionalità pachistana, afgana, iraniana, tutti uomini di giovane età, fortunatamente tutti in buone condizioni di salute. Due di essi sono minori. Sarebbero sbarcati intorno alle 23 di ieri a largo di Cerano, presumibilmente nello stesso posto dove sono stati scaricati i 51 del 25 ottobre scorso. Delle relative indagini si sta occupando la compagnia pronto impiego della Guardia di Finanza di Brindisi, comandata dal capitano Alessandro Giacovelli.

CERANO – Nuovo sbarco di clandestini sulle coste brindisine, il secondo in soli 10 giorni. Si tratta di 26 immigrati di nazionalità pachistana, afgana, iraniana, tutti uomini di giovane età, fortunatamente tutti in buone condizioni di salute. Due di essi sono minori. Sarebbero sbarcati intorno alle 23  di ieri a largo di Cerano, presumibilmente nello stesso posto dove sono stati scaricati i 51 del 25 ottobre scorso. Delle relative indagini si sta occupando la compagnia pronto impiego della Guardia di Finanza di Brindisi, comandata dal capitano Alessandro Giacovelli.

Secondo i primi accertamenti sembrerebbe che la dinamica della traversata e dello sbarco sarebbero le stesse del 25 ottobre scorso. Tutti avrebbero dichiarato di essere partiti dalla Grecia a bordo di uno scafo sui cui però non sono stati forniti dettagli utili per l'identificazione. Nella tarda serata di ieri “gli scafisti” hanno lasciato il gruppo, composto da una ventina di persone, sulle coste di Cerano. Nessun naufragio e nessuna vittima, quindi.

I clandestini avrebbero raccontato di essere stati accompagnati a riva. Da lì è iniziata, poi, la ricerca di un centro abitato. In gruppi di cinque sei persone si sono avviati sulla provinciale che collega Cerano a Tuturano e, in quel momento, è giunta la segnalazione da parte di alcuni automobilisti al 117. Una pattuglia dei baschi verdi si è portata sul posto. In zona Tuturano sono stati trovati nella stessa serata di ieri 22 immigrati. Erano bagnati e infreddoliti ma in buone condizioni di salute.

Poco più tardi, invece, la Polizia ferroviaria in servizio alla stazione di Brindisi, ne ha recuperati altri quattro che camminavano sui binari. La versione fornita agli investigatori sarebbe la stessa per tutti: a bordo di uno scafo hanno raggiunto la costa brindisina e sono stati scaricati a riva. I 26 clandestini dopo essere stati sottoposti a controlli sanitari ed essere stati sfamati, sono stati trasferiti negli uffici della Questura per essere identificati. I due minori verranno ospitati dai centri di accoglienza per rifugiati presenti sul territorio, gli altri, a meno che non chiedano asilo politico verranno rimpatriati.

Nella stessa serata di ieri, su disposizione del pubblico ministero di turno Daniela Iolanda Chimienti, sono state avviate le indagini tese a individuare il traffico di clandestini che a quanto pare sta nuovamente prendendo forma nel Brindisino, dopo la pausa estiva. Personale della sezione marittima della Guardia di Finanza di Brindisi ha pattugliato la costa per tutta la nottata alla ricerca dello scafo che ha trasportato il carico di clandestini in Italia e di eventuali superstiti. Le ricerche hanno portato a esito negativo in entrambi i casi.

Due sbarchi con le stesse identiche modalità in soli dieci giorni. I baschi verdi sono a lavoro per individuare l'organizzazione criminale che si sta occupando del trasporto di clandestini dalla Grecia sulle coste italiane. Non si esclude che nel traffico di immigrati siano coinvolti anche brindisini.

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