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Cronaca Ostuni

Un Centro informativo di contrasto alla Xylella nel parco delle Dune costiere

Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del presidente del Parco delle Dune costiere Enzo Lavarra, sulla nascita del Centro informativo di contrasto alla Xylella

OSTUNI  - Riceviamo e pubblichiamo l'intervento del presidente del Parco delle Dune costiere Enzo Lavarra, sulla nascita del Centro informativo di contrasto alla Xylella

La nascita di un centro operativo di contrasto alla Xylella, è fatto significativo perché nasce dal basso; ovvero da quell’insieme di soggetti del nostro territorio che vanno via via costituendosi in sistema e che si proietta come interlocutore indispensabile e unitario della sfera istituzionale regionale.

Tralascio per ragioni di stile di riferirmi al ruolo propulsivo del nostro Parco, per testimoniar senza esitazione il valore di chi vi ha concorso: l’impegno istituzionale del sindaco di Ostuni e presidente del Gal per la sensibilità e la tenacia del suo apporto e per la chiamata a raccolta dei suoi colleghi del Gal Alto Salento attorno a questa emergenza; la nascita di quella peculiare forma di autorganizzazione che è il Comitato antixyella, oggi associazione; l’iniziativa autonoma e integrata delle organizzazioni storiche di categoria.

Il Centro fu proposto appena all’affacciarsi del contagio e poteva nascere già in primavera ove più immediata fosse stata l’attenzione della Regione; tuttavia quel che conta è che oggi parte, e con esso inizia un’esperienza molto importante di sensibilizzazione, divulgazione scientifica, coinvolgimento delle comunità.

Possiamo dire che la piana anche da questo presidio è riconosciuta nella sua peculiarità, tale da impegnare a una attenzione speciale Regione e governo Nazionale. Il 4 settembre è stata convocata una specifica riunione presso il Dipartimento agricoltura della Regione a cui portare le nostre proposte.

Da ultimo mi preme di ribadire la convinzione che il compito comune è certamente prioritariamente nel contrasto a Xylella, ma in parallelo è quello di indicare una prospettiva di tutela naturalistica e di valorizzazione economica della Piana.

A ciò contribuisce l’iscrizione nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici che abbiamo conquistato, e a mio avviso contribuirà il nuovo ambizioso traguardo che ci vede già all’opera; ovvero la candidatura a un programma della Fao, il Ghias, che ha come missione la tutela ambientale e il sostegno al reddito che si deve agli agricoltori dell’agricoltura sostenibile. A giorni illustreremmo percorso e contenuti del nuovo progetto, e lo faremo secondo il metodo di coinvolgimento e di formazione consenso dal basso che è condizione imprescindibile di autogoverno del territorio. Insieme, uniti ce la faremo.

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