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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca

Un colpo per la sorella, uno per lui

BRINDISI – Un dramma familiare all’alba di oggi a Brindisi. Francesco Pazienza di 61 anni, ha ferito con un colpo di pistola all’addome - una 357 magnum a canna lunga - la sorella disabile nel sonno, Desdemona di 54 anni, credendo di averla uccisa e poi ad un paio di metri di distanza si è suicidato con la stessa arma micidiale, con un colpo al cuore. L’uomo è morto sul colpo mentre la donna è ricoverata presso il reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale Antonio Perrino di Brindisi, e non è in pericolo di vita. Sul posto gli agenti della Sezione volanti di Brindisi condotti dal dirigente Alberto D’Alessandro.

BRINDISI Un dramma familiare all’alba di oggi a Brindisi. Francesco Pazienza di 61 anni, ha ferito con un colpo di pistola all’addome - una 357 magnum a canna lunga - la sorella disabile nel sonno, Desdemona di 54 anni, credendo di averla uccisa e poi ad un paio di metri di distanza si è suicidato con la stessa arma micidiale, con un colpo al cuore. L’uomo è morto sul colpo mentre la donna è ricoverata presso il reparto di Chirurgia generale dell’Ospedale Antonio Perrino di Brindisi, e non è in pericolo di vita. Sul posto gli agenti della Sezione volanti di Brindisi condotti dal dirigente Alberto D’Alessandro.

Forse la depressione che gli aveva reso  soffocante una situazione che oramai gli condizionava la vita, la pena infinita per lo stato della congiunta, così Francesco Pazienza, brindisino, ex guardia giurata, attorno le ore 5,30 ha deciso di impugnare un revolver calibro 357 magnum – legalmente detenuto - e uccidere prima la sorella Desdemona, allettata da anni e con un deficit mentale, affinché non restasse sola dopo la sua morte. Era l’unico, il 61enne, ad occuparsene di notte. L’ex guardia giurata dormiva nella stessa abitazione con la sorella in corte Tortorella, nella zona di via Lata a Brindisi, dove all’alba è avvenuto l’omicidio-suicidio.

Mentre la donna dormiva ancora, Francesco Pazienza, ha preso l’arma, ha premuto il grilletto e ha sparato. La sorella è stata colpita in maniera non grave, la pallottola è entrata con una traiettoria molto angolata nella parte sinistra dell’addome fuoriuscendo subito senza ledere organi interni. Il 61enne però, credendo di averla ammazzata, ha fatto qualche passo più avanti, e si è suicidato con un colpo all’altezza del cuore. Francesco Pazienza si è accasciato al suolo fulminato, vicino al letto dove era solito dormire nella casa con la sorella.

Ad avvertire il 113 è stato un uomo che al telefono denunciava, nei pressi dell’abitazione in corte Tortorella, di aver sentito due denotazioni. Prontamente sono arrivati sul posto gli agenti della Sezione volanti di Brindisi diretti dal vicequestore  D’Alessandro, e  si sono subito accorti di alcuni lamenti provenienti dall’abitazione di Pazienza. Hanno così sfondato il portone e nella grande stanza, si sono trovati di fronte alla terribile scena. La donna ferita che si lamentava, sdraiata nel letto, e in un’altra parte del vano l’uomo riverso sul pavimento con accanto l’arma, oramai morto.

Immediatamente è stato avvertito il 118, e in breve tempo una equipe era sul luogo del tentato omicidio-suicidio, ha constatato il decesso dell’ex guardia giurata e le condizioni della ferita, poi dopo le prime terapie ha caricato la 54enne sull’ambulanza e a sirene spiegate l’ha trasportata al Perrino, dove a Desdemona Pazienza sono stati assegnati 20 giorni di prognosi. Il 61enne, che viveva in via Taranto a Brindisi, lascia la moglie e due figli. Un dramma familiare che ha sconvolto una comunità di quartiere, anche perché il suicida era ben conosciuto e descritto come una bravissima persona, volenterosa, così come era anche ben conosciutala situazione di disabilità sia fisica che psichica di Desdemona Pazienza.

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