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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Un contributo spese ai rilevatori Istat"

BRINDISI – Potrebbe far cosa buona e giusta il Comune di Brindisi a contribuire, con un minimo impegno finanziario, alle spese di trasporto che i giovani rilevatori utilizzati dal censimento hanno sostenuto per ritirare dalle abitazioni dei cittadini brindisini i questionari ma anche per consegnare le migliaia di questionari non consegnati dalle Poste, cui era stato affidato il servizio di recapito da parte dell’Istat. A chiedere il contributo è Vincenzo Albano, consigliere comunale uscente del Pd di Brindisi.

BRINDISI – Potrebbe far cosa buona e giusta il Comune di Brindisi a contribuire, con un minimo impegno finanziario, alle spese di trasporto che i giovani rilevatori utilizzati dal censimento hanno sostenuto per ritirare dalle abitazioni dei cittadini brindisini i questionari ma anche per consegnare le migliaia di questionari non consegnati dalle Poste, cui era stato affidato il servizio di recapito da parte dell’Istat. A chiedere il contributo è Vincenzo Albano, consigliere comunale uscente del Pd di Brindisi.

Il consigliere brindisino ha inviato una missiva al commissario prefettizio Bruno Pezzuto, per chiedere, appunto, un rimborso spese per tutti quei ragazzi che hanno lavorato alla compilazione e non solo, ma anche al ritiro, del questionario dell’Istat, sul censimento. “Una misura che ritengo doverosa – ha scritto Albano nella lettera – stante l’esiguità della remunerazione riconosciuta ai rilevatori per quattro mesi di lavoro e che diventa davvero misera, se a loro carico, vengono poste le spese di trasporto necessarie per espletare queste attività”.

L’Istat, nei mesi scorsi, con la nuova campagna di censimento della popolazione, ha incaricato i Comuni italiani per l’organizzazione e il supporto logistico per portare a termine l’impegno. A Brindisi, successivamente ad una selezione pubblica, sono state assunte l’ottobre scorso 60 persone – per lo più disoccupati e giovani - con un contratto occasionale. Ad ognuno di loro sono stati affidati in media 580 questionari, con la possibilità di raggiungere il corrispettivo di 4,5 euro a modulo nel caso in cui lo stesso debba essere ritirato presso l’abitazione del cittadino. A fine lavoro, quindi terminati i quattro mesi, ciascun rilevatore potrebbe percepire un compenso massimo complessivo inferiore a 2000 euro, al lordo delle spese.

“Non rientrava – ha sottolineato Vincenzo Albano nella sua missiva – nelle loro competenza la consegna dei questionari, che era stata affidata dall’Istat alle Poste Italiane”. Quindi, a causa della riconsegna al Comune di Brindisi, da parte delle poste, di diverse migliaia di questionari, per irreperibilità dei destinatari e della consegna dei relativi questionari, con i propri mezzi e a proprie spese – un favore insomma verso il comune di Brindisi. “A questa attività – scrive ancora Albano – si è aggiunta, dalla fine del mese di novembre scorso, quella prevista di recupero dalle abitazioni dei cittadini, sempre con i propri mezzi e a proprie spese, dei questionari di competenza non consegnati, che, a quanto pare, superano il 20% del totale”. Per questo Vincenzo Albano, chiede al Comune di Brindisi, al commissario prefettizio Bruno, di impegnarsi ad un rimborso spese ai ragazzi che hanno lavorato per quattro mesi per il censimento, pur se determinate mansioni non erano previste inizialmente.

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