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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

"Vado ad allenarmi dalle mie parti. Non voglio che la mia famiglia corra rischi"

BRINDISI – Francesco Montella si è appena congedato dal presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani. La sua esperienza brindisina dovrebbe essersi conclusa. “Abbiamo raggiunto un accordo – spiega il giocatore romano -. Rimango tesserato del Football Brindisi 1912 e la società mi autorizza di allenarmi sino a gennaio dalle parti di casa mia. E’ un accordo che mi soddisfa perché, devo essere sincero, dopo quello che mi è accaduto venerdì scorso non mi sentivo più sicuro”.

BRINDISI – Francesco Montella si è appena congedato dal presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani. La sua esperienza brindisina dovrebbe essersi conclusa. “Abbiamo raggiunto un accordo – spiega il giocatore romano -. Rimango tesserato del Football Brindisi 1912 e la società mi autorizza di allenarmi sino a gennaio dalle parti di casa mia. E’ un accordo che mi soddisfa perché, devo essere sincero, dopo quello che mi è accaduto venerdì scorso non mi sentivo più sicuro”.

Ovviamente in questi mesi Montella cercherà altre strade che lo riportino in attività lontano da Brindisi. “Al momento – dice – non ho le idee chiare. Vedrò nei prossimi giorni. Una cosa mi preme dire: a Brindisi mi sono trovato bene e mi dispiace dover andare via. Ma io devo pensare alla mia vita. Ho una bambina di un mese e mezzo e non posso certo vivere con il pensiero che possa accedere qualcosa di poco piacevole. E dico anche che sono convintissimo che gli autori delle minacce che mi sono state rivolte non sono tifosi del Brindisi. I tifosi brindisini li conosco bene. Sono passionali, ti adorano, ti contestano, si arrabbiano, ma non arrivano a fare certe cose”.

Venerdì scorso Montella, dopo l’allenamento, finita la doccia, mentre si avviava verso l’uscita dello stadio Fanuzzi fu avvicinato da due giovani che gli dissero: “Tu a Brindisi non devi giocare più”. “Perché?”, chiese Montella. “Perché vogliamo noi”, fu la risposta secca, che non ammetteva repliche. E andarono via inghiottiti dal silenzio, così come erano arrivati. Nessun testimone. Montella era solo. Spaventato uscì dallo stadio, salì in macchina e imboccò la statale 379 per raggiungere Roma.

“Decisi di denunciare l’accaduto mentre ero in macchina – racconta – per tutelare me e per tutelare i miei compagni di squadra. Dissi tra me e me che denunciando quello che avevo subìto sarebbe stato difficile che potesse accadere ai miei compagni di squadre. E così mi fermai alla stazione carabinieri di Ostuni”. Nella denuncia riferisce di due giovani altri tra i 170 e i 175 centimetri, vestiti normalmente, di corporatura normale. I carabinieri hanno trasmesso la denuncia alla stazione di Brindisi-Casale, il quartiere nel quale si trova lo stadio Fanuzzi.

“Mi auguro solo – aggiunge il calciatore – che questa vicenda non distolga la squadra dall’eccellente lavoro che sta facendo. E’ una squadra ottima che farà ancora meglio di quanto ha fatto vedere sinora e mi dispiace non farne parte. Doveva andare così. Bisogna guardare avanti. Con il presidente Galigani ci siamo lasciati con una stretta di mano. Non abbiamo avuto modo di parlare molto perché era giornata di paga e quindi c’era un po’ di confusione. Ma avremo modo nei prossimi giorni di risentirci”.

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