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Cronaca

Valente: "Nessun complotto, continuerò a servire il porto di Brindisi anche da Roma"

"Non sono a conoscenza di alcun complotto. Continuerò a rivestire il ruolo di commissario straordinario dell'Autorità portuale di Brindisi anche da Roma". Il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente, ha chiarito che il nuovo incarico a Roma non gli impedirà di continuare a servire il porto di Brindisi

BRINDISI – “Non sono a conoscenza di alcun complotto. Continuerò a rivestire il ruolo di commissario straordinario dell’Autorità portuale di Brindisi anche da Roma”. Il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente, ha convocato stamani una conferenza stampa durante la quale ha chiarito che il suo nuovo incarico presso il reparto Ambiente Marino del comando generale delle Capitanerie di porto non pregiudicherà in alcun modo il suo impegno al servizio del’Autorità portuale di Brindisi. 

Nell’ufficio del capitano di vascello è appeso un quadro con i nomi degli ufficiali che negli ultimi decenni si sono succeduti al comando della locale Capitaneria. Il più longevo è rimasto a Brindisi per 3 anni. Quasi tutti sono stati trasferiti dopo un biennio. Lo stesso vale anche per Mario Valente, che nel settembre del 2013 raccolse il testimone da Giuseppe Minotauro, e a ottobre, come disposto dal comandante generale delle Capitanerie, Felice Angrisano, si trasferirà a Roma. 

“Mi sto organizzando – assicura Valente – per continuare a servire anche il porto di Brindisi. Basti pensare che la mia famiglia non si sposterà da questa città”. Valente la scorsa settimana era stato trascinato, suo malgrado, nel vortice di una diatriba politica fra maggioranza e opposizione. Ad innescare la polemica era stato il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il quale durante la seduta del consiglio comunale del 18 agosto aveva adombrato un complotto ai danni del porto di Brindisi, dietro al trasferimento di Mario Valente in quel di Roma. Il giorno successivo, l’opposizione di centrodestra, attraverso vari comunicati stampa, replicò alla sorprendente sortita del primo cittadino. E Valente così si ritrovò nel bel mezzo della bagarre politica: una posizione davvero scomoda per un ufficiale. 

Ma tale polemica non aveva alcuna ragion d’essere, in quanto la teoria complottistica è destituita di ogni fondamento. “L’incarico di commissario straordinario dell’Autorità Portuale (dopo l’uscita di scena di Iraklis Haralambidis, ndr) – afferma Valente – mi è stato conferito attraverso un dispaccio del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Graziano Del Rio, per un periodo non superiore a 6 mesi (quindi fino al prossimo gennaio, ndr). Il trasferimento a Roma, invece, è stato disposto dal comando generale delle Capitanerie di porto. Per dovere militare ho inviato al comando una copia del dispaccio ministeriale, ma si tratta di due ambiti distinti”. Una cosa, insomma, non esclude l’altra. 

“Resto sempre al servizio dello Stato – spiega Valente – e continuerò a svolgere il nuovo ruolo al quale sono stato destinato. Allo stesso tempo onorerò l’impegno assunto con il ministro, il quale mi ha chiamato personalmente per comunicarmi il conferimento dell’incarico di commissario straordinario dell’Autorità portuale di Brindisi”. 

In passato, del resto, ci sono già stati altri casi di ufficiali che hanno continuato a rivestire il ruolo di commissario straordinario dell’Authority, nonostante il trasferimento. Valente cita un paio di esempi: quello dello stesso comandante generale Angrisano, che continuò a dirigere il porto di Napoli nonostante il nuovo impegno al comando generale; e quello di Enrico Pujia, che pur stando a Roma si occupò del porto di Augusta, sempre nelle vesti di commissario straordinario dell’Autorità portuale. 

Valente ha anche voluto sgomberare il capo da equivoci riguardo a una serie di questioni tirate in ballo in questi giorni,  a seguito delle dichiarazioni di Consales in consiglio comunale. Per quanto riguarda la vicenda del traghetto Larks (nave che nell’estate del 2014 avrebbe dovuto garantire i collegamenti tra Brindisi e la Grecia come alternativa low cost alla Grimaldi e che dopo alcune avarie subì  uno stop definitivo, lasciando decine di passeggeri a terra, con un disastroso ritorno di immagine per il porto di Brindisi), Valente rimarca come la Capitaneria di porto abbia trasmesso “copiosi fascicoli alla Procura di Brindisi” e abbia negato l’autorizzazione ad approdare nel porto di Brindisi alla compagnia, intimandole di pagare quanto dovuto per gli accosti in banchina. Per quanto concerne invece la questione della dividente demaniale, Valente rivolge l’invito al leader dell’opposizione di centrodestra, Mauro D’Attis, a parlarne con lui di persona. 

A margine della conferenza stampa, Valente ha anche fatto un piccolo cenno ai vari fronti che lo vedranno impegnato nelle prossime settimane da commissario straordinario. Uno dei più caldi è la richiesta di concessione ventennale delle rampe traghetti presentata dalla Grimaldi. 

“Appena insediatomi – spiega Valente – fui costretto a rinviare la questione in quanto non conoscevo la pratica dal punto di vista dell’Autorità portuale, ma solo da quello della Capitaneria. Ad ogni modo sono in contatto con la Grimaldi. A settembre dovrei incontrarmi con i rappresentanti della compagnia. Alla prima occasione utile, affronteremo l’argomento in comitato portuale”.

In teoria, come detto, il mandato di Valente dovrebbe scadere il prossimo gennaio, ma se l’iter per la riforma delle Autorità portuali dovesse concludersi prima, al suo posto potrebbe arrivare il nuovo responsabile del porto di Brindisi, che con ogni probabilità confluirà con Bari e Taranto in un’unica autorità portuale regionale. 

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