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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Vent’anni fa la strage di Capaci

TORCHIAROLO – Il 23 maggio 1992. Una data che ha segnato l’Italia e la storia. Domani, si celebrerà il ventennale della strage di Capaci, dove persero la vita il magistrato antimafia Giovanni falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In occasione di questo tragico evento, domani, mercoledì 23 maggio alle ore 17 presso la villa confiscata alla criminalità organizzata salentina a Torchiarolo, si terrà un momento di confronto e riflessione anche a seguito dei tragici fatti di Brindisi.

TORCHIAROLO – Il 23 maggio 1992. Una data che ha segnato l’Italia e la storia. Domani, si celebrerà il ventennale della strage di Capaci, dove persero la vita il magistrato antimafia Giovanni falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro. In occasione di questo tragico evento, domani, mercoledì 23 maggio alle ore 17 presso la villa confiscata alla criminalità organizzata salentina a Torchiarolo, si terrà un momento di confronto e riflessione anche a seguito dei tragici fatti di Brindisi.

Un evento per ricordare e non dimenticare. “Dalle stragi di mafia alla mobilitazione delle coscienze” sarà questo il titolo dell’assemblea popolare organizzata da Libera – associazione contro tutte le mafie. “Fortificati dalle esperienze nel bene e nel male acquisite, è tempo di andare avanti, non con sterili declamazioni e non più confidando sull’impegno straordinario di pochi ma col doveroso impegno ordinario di tutti in una battaglia che è anzitutto di civiltà e che può e deve essere vinta” Giovanni Falcone.

Sono giorni difficili per Brindisi ma non solo, e nel ricordo del ventennale della strage di Capaci, diventa tutto ancor più riflessivo. L’evento di mercoledì 23 maggio prossimo racchiuderà anche l’attentato di sabato scorso alla scuola Morvillo - Falcone di Brindisi dove è rimasta uccisa una studentessa di Mesagne, Melissa Bassi e ferite gravemente altre cinque. Due episodi che hanno un collegamento storico: due nomi quello del magistrato e della moglie rimasti uccisi sull’autostrada A29, gli stessi nomi che hanno dato il nome all’istituto superiore brindisino.

Introdurrà l’assemblea Raffaele Bruno e interverranno: Alessandro Leo, presidente della cooperativa Terre di Puglia-Libera Terra, Nicola Macculi – direttore ufficio pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Lecce – Raffaele De Giorgi direttore dipartimento scienze giuridiche dell’Università del Salento, Marco Di Napoli – procuratore capo presso il tribunale di Brindisi, Viviana Matrangola figlia di Renata Fonte uccisa a Nardò e i familiari di Antonio Montinaro, capo scorta di Giovanni Falcone ucciso a Capaci. “Sono morti per tutti noi. Abbiamo un grande debito verso di loro e dobbiamo pagarlo gioiosamente, continuando la loro opera, facendo il nostro dovere… dimostrando a noi stessi e al mondo che Falcone è vivo” Paolo Borsellino.

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