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Cronaca

Parco del Cillarese, bando per due punti ristoro

Procedura di evidenza pubblica in base al canone più alto da versare al Comune

BRINDISI – Due punti ristoro nel parco del Cillarese, quel che mancava per rendere l’area verde accogliente sotto ogni punto di vista. Due aree pic-nic da realizzare a spese di chi ne fa richiesta, con assegnazione tramite procedura di evidenza pubblica in base al canone più elevato da versare al Comune di Brindisi.

Inaugurazione parco Cillarese e apertura Porta Thaon (14)

I punti ristoro

A Palazzo di città arriva il via libera per le strutture “al fine di favorire la fruizione del parco” in modo tale da accrescere “il grado di apprezzamento e di interesse per una realtà di riconosciuto rilievo faunistico e botanico”. Una zona diventata punto di ritrovo dei brindisini nelle giornate di festa, come lo scorso 25 aprile e il giorno di pasquetta, ma incompleta perché senza “chioschi”.

La necessità è stata evidenziata nella delibera firmata dal commissario Santi Giuffrè il 24 aprile scorso, sulla base della relazione del dirigente del settore Politiche economiche, sociali e contrattuali, Costantino del Citerna.

L’iniziativa rientra fra quelle “atte ad agevolare lo svago e la sosta dei cittadini all’interno di aree urbane adibite a verde pubblico” e raccoglie le istanze che sono pervenute negli ultimi mesi da parte di quanti operano nel campo della somministrazione di alimenti e bevande. A quanto pare, diverse sono state le richieste pervenute negli uffici comunali. Ma fino ad ora il Comune non ci aveva pensato. Possibile che in questo caso, si è reso necessario un intervento della struttura commissariale? Sì. Il prossimo passo sarà la pubblicazione del bando.

Il parco del Cillarese, il laghetto

I due punti ristoro saranno realizzati “a cura e spese degli aggiudicatari che saranno individuati sulla base di una gara, in relazione al canone concessorio maggiore, in favore dell’Amministrazione”. E’ prevista la possibilità di sistemare tavolini e sedie all’aperto (cosiddetti dehors), ma gli arredi e le stesse strutture dovranno essere “uniformi e integrati con il contesto”. “La durata della concessione sarà tale da consentire l’ammortamento dell’investimento sostenuto dai privati i quali dovranno corrispondere oltre al canone, anche l’importo a titolo di occupazione di suolo pubblico”, spiegano da Palazzo di città.

La concessione sarà rinnovabile in favore dei concessionari per un periodo pari alla durata originaria, al termine del quale, i manufatti e le aree torneranno nella disponibilità del Comune di Brindisi.

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