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Cronaca Villa Castelli

Villette lusso su terreni agricoli: "no a sigilli"

VILLA CASTELLI - Sono ventitré villette che fanno parte di una presunta lottizzazione abusiva a Villa Castelli che è composta in tutto da 31 immobili. Otto sono state sottoposti a sequestro con provvedimento del gip nell’aprile 2013 dalla guardia finanza, per quel che riguarda i sigilli alle altre si dibatte ancora.

VILLA CASTELLI - Sono ventitré villette che fanno parte di una presunta lottizzazione abusiva a Villa Castelli che è composta in tutto da 31 immobili. Otto sono state sottoposti a sequestro con provvedimento del gip nell’aprile 2013 dalla guardia finanza, per quel che riguarda i sigilli alle altre si dibatte ancora. Il 18 marzo scorso, infatti, la Cassazione ha annullato con rinvio un provvedimento del Riesame che aveva confermato il sequestro.

Sono stati accolti i ricorsi degli avvocati Giampiero Iaia, Roberto Palmisano, Rocco Maggi e Franz Pesare. In buona sostanza la Corte ha rimandato tutto al Riesame di Brindisi che dovrà nuovamente tornare a decidere sulla richiesta di sequestro avanzata prima dal pm Francesco Bretone, poi dal pm Iolanda Daniela Chimienti, dapprima rigettato dal gip solo per il blocco di 21 villette di minore dimensione, poi concesso dal Riesame su appello del pm.

L’inchiesta fu delegata alla guardia di finanza di Francavilla fontana. Sono 55 gli indagati. l’ex capo dell’ufficio tecnico Pasquale Suma, i notai Luciana Chirizzi 58 anni con studio a Grottaglie, Maria Tateo 56 anni che invece presta servizio a Francavilla Fontana e poi in qualità di tecnici, i geometri Alfredo Luigi D’Amico, 32 anni e Domenico Amico, di 44 anni, gli imprenditori edili Cosimo Damiano Alò, Valentino Pagano, Giuseppe Miccoli, Salvatore Ligorio, Giuseppe Guarini, Francesco L’Assinato, Donato Tinella, Cataldo Fedele, Rocco Galeone, Donato Cinieri.

L’accusa per tutti è di aver “realizzato ville residenziali di pregio in violazione degli strumenti urbanistici che prevedevano esclusivamente la realizzazione di residenze connesse all’agricoltura’’. In particolare la Guardia di Finanza al comando del capitano Antonio Triggiani ha accertato il rilascio di concessioni edilizie a soggetti privi dei requisiti previsti dalla legge, l’illecito aumento delle volumetrie con lo sbancamento del terreno circostante i piani interrati’’.

Il fascicolo era stato avviato nel 2009 sulle villette che si trovano nelle contrade San Barbato, Eredità, Antoglia, Abate Carlo, Mannara, Parpullo, Carnevale, Renna, Monte Scotaro, Monte Gallo e zone limitrofe. Le costruzioni sarebbero state edificate in difformità al Pug e alle disposizioni di legge regionali, oltre che alle prescrizioni della Regione Puglia. Il Comune di Villa Castelli è stato fin dall’inizio coinvolto nella vicenda giudiziaria. Lo è per aver dato permessi per costruire illegittimi in zona agricola.

Tra gli indagati figurano anche 2 notai e un calciatore di Taranto. I sigilli erano stati inizialmente apposti, nel novembre scorso, ai beni di maggior pregio, per un valore totale di 8 milioni di euro. Le ulteriori 12 ville hanno invece un valore complessivo pari a 3 milioni di euro. Si trovano su terreni con destinazione agricola e in teoria avrebbero dovuto essere costruzioni di servizio, destinate a depositi agricoli o comunque per attività connesse alla coltivazione dei campi. Agli indagati, a vario titolo, oltre alla lottizzazione abusiva, viene contestato l’abuso d’ufficio e violazioni edilizie.

 

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