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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca San Pietro Vernotico

Ghost Wine: domiciliari per Caragnulo e Laera. Parere contrario del pm

Business col vino sofisticato: designato anche un amministratore giudiziale per lo stabilimento vinicolo Megale Hellas di San Pietro Vernotico

SAN PIETRO VERNOTICO – In amministrazione giudiziale lo stabilimento vinicolo Megale Hellas (Magna Grecia) di San Pietro Vernotico, che fa capo ad uno dei principali indagati dell’Operazione Ghost Wine, l’enologo ed imprenditore Giuseppe Caragnulo di San Donaci, arrestato con altre 10 persone nel blitz dell’11 luglio scorso dai carabinieri del Nas nell’ambito di una indagine diretta dalla procura di Lecce su una grossa attività di adulterazione di vino gestita da quella che si ritiene essere una associazione per delinquere.

Si tratta di una misura ordinaria assunta dallo stesso magistrato che ha disposto il sequestro di una struttura produttiva o di una società, allo scopo di preservarne l’attività momentaneamente o definitivamente sottratta alla gestione inquisita, e gli annessi livelli occupazionali. L’amministratore giudiziale si insedierà presto nella cantina sulla provinciale tra San Pietro Vernotico e Mesagne per svolgere tale compito, verificando preliminarmente lo stato dell’azienda.

Lo stesso gip del Tribunale di Lecce che aveva disposto le ordinanze di custodia cautelare e i sequestri eseguiti l’11 luglio, Michele Toriello, ha disposto oggi la concessione degli arresti domiciliari per lo stesso Caragnulo e per l’altro enologo coinvolto nell’inchiesta sulle sofisticazioni, Vincenzo Laera di Mesagne (in carcere dall’11 luglio), difesi dagli avvocati Massimo Manfreda e Francesco Vergine. Aveva espresso parere negativo il pm Donatina Buffelli.

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