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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Virtus Francavilla contro Comune di Brindisi: braccio di ferro sul costo della polizia locale

La società di calcio chiede la restituzione delle somme versate e anticipa di non voler pagare per le partite da disputare: “Non servizio privato, ma di ordine pubblico”. L’Ente: “Costretti a sospendere”. Intanto affidato incarico agli avvocati interni

BRINDISI –  Partita inedita tra la Virtus Francavilla e il Comune di Brindisi, sui costi per le prestazioni rese dagli agenti della Polizia locale in occasione degli incontri che la società di calcio gioca al campo Franco Fanuzzi. Perché la Virtus non intende più pagare 1.300 euro più buoni pasto per avere sette poliziotti municipali in via Brin prima e dopo gli appuntamenti del campionato. E il Comune ricorre al Tribunale con richiesta di decreto ingiuntivo.

Il caso

virtus francavilla-7I dirigenti della società sostengono che si tratti di “ordine pubblico” e non già di servizi privati. Per questo non solo hanno scritto una lettera a Palazzo di città anticipando di sospendere i pagamenti per il futuro, ma chiedono anche il rimborso integrale delle somme già versate. Dal Comune, ovviamente, scuotono la testa, pretendono gli importi, non sono disposti a fare alcun passo indietro e dopo aver fatto sapere ai diretti interessati di essere pronti a sospendere il servizio, hanno conferito incarico legale per il recupero degli importi accumulati nel frattempo. Chi vincerà questo match dai risvolti giudiziari?

La convenzione

Impossibile al momento azzardare previsioni sull’esito del contenzioso finito sulla scrivania nel neo assessore agli Affari Legali, Mauro Masiello. Vero è che agli risulta una convenzione regolarmente firmata tra il “legale rappresentante della Virtus Francavilla”, Giuseppe Sardiello, e il comandante della polizia locale, Antonio Claudio Orefice, il 15 marzo scorso. Una tra le prime richieste di impiego del personale comunale “fuori dall’orario di servizio”, come “prestazione di lavoro straordinario”, in aderenza alle linee di indirizzo di servizi aggiuntivi varate dal commissario straordinario, Santi Giuffrè il 22 settembre 2017 (con i poteri del Consiglio comunale).

Firma, stretta di mano tra i due. Nessuno immaginava che la situazione avrebbe preso una piega diversa, tanto da rendere necessaria un’azione legale. Perché le parti avevano raggiunto un accordo che disciplinava la presenza di sei agenti della polizia locale di Brindisi nei giorni in cui si dovevano svolgere gli incontri di calcio della Virtus, squadra che milita in serie C, terza divisione.

La polizia locale

Antonio Orefice 3-2Più esattamente “due ore e trenta minuti prima di ogni partita e due ore dopo), lavoro extra per sei operatori della polizia locale più un coordinatore del servizio, da destinare alla “regolazione della circolazione veicolare”, alla “chiusura di alcune strade vicine allo stadio” e alla “sistemazione di cartelli mobili di segnaletica e transenne”.

L’accordo, prevedeva che Sardiello, “in qualità di richiedente” versasse al Comune la somma pari a 1.301,46 euro, oltre all’eventuale importo di sette euro per buono pasto. L’importo, ricordano da Palazzo di città, era ed è “comprensivo sia delle prestazioni orarie rese dagli agenti a titolo di lavoro straordinario, sia della maggiorazione del 50 per cento della tariffa oraria” e si riferisce a “ogni prestazione resa sino al 31 dicembre 2018”.

La Virtus Francavilla

Dopo i pagamenti iniziali, la Virtus ha fatto retromarcia. Non ha più pagato. Ha fatto sapere, via lettera, di non voler più pagare per il futuro e ha chiesto la restituzione di quanto già versato. Immediata è stata la risposta partita dal Comando della polizia locale: non avendo ricevuto i corrispettivi pattuiti, il numero uno degli agenti, Antonio Claudio Orefice, si vedeva “costretto a sospendere il servizio di polizia stradale nei prezzi del campo comunale, nei giorni in cui c’erano le partite della Virtus”.

La società non ha modificato di una virgola la richiesta. L’ha ribadita l’11 aprile scorso, nella seconda lettera con la quale ha chiesto l’immediata restituzione della somma pari a 9.455,89, richiamandosi all’ambito di ordine pubblico di quelle attività.

Il Comune

Mauro Masiello-2A Palazzo di città hanno deciso di correre ai ripari, con un’azione giudiziale, ai sensi dell’articolo 633 del Codice di procedura civile nei confronti della società. La Giunta ha deliberato di affidare l’incarico agli avvocati interni Emanuela Guarino e Monica Canepa, su proposta dell’assessore Masiello, avvocato anche lui.

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