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Cronaca

Visita psichiatrica per l'ex latitante "Aiace"

BRINDISI - Aiace, il latitante catturato nel Tarantino poco prima di Pasqua, sarà sottoposto a visita medica. Il gip di Taranto, infatti, ha autorizzato uno specialista di parte a visitare Giuseppe Giordano, 42 anni, accogliendo quindi la richiesta dell’avvocato che lo assiste, Ladislao Massari.

BRINDISI - Aiace, il latitante catturato nel Tarantino poco prima di Pasqua, sarà sottoposto a visita medica. Il gip di Taranto, infatti, ha autorizzato uno specialista di parte a visitare Giuseppe Giordano, 42 anni, accogliendo quindi la richiesta dell’avvocato che lo assiste, Ladislao Massari, il quale ha anche formulato richiesta di perizia psichiatrica e ritiene comunque che il suo stato di salute vada valutato, per accertarne la compatibilità con i regime carcerario.

Giordano è uno che conta. Elemento di spicco della Scu stando a quel che dicono sentenze passate in giudicato. Per l’ultima, eseguita il Venerdì Santo, il 29 marzo, con la cattura del latitante in territorio di Manduria, era uno dei componenti del gruppo di fuoco di Bullone, al secolo Vito Di Emidio. Aiace è stato ascoltato dal gip, nel corso dell’interrogatorio di convalida, proprio il giorno di Pasqua, in relazione agli addebiti che gli sono stati riferiti in flagranza: la fuga, la detenzione della Beretta calibro 9x21 che era stata rubata ad agosto in un’armeria di Brindisi.

Aiace era scappato via a novembre, da allora aveva fatto perdere le proprie tracce. Il 19 ottobre la Cassazione aveva confermato le condanne per il gruppo di fuoco attivo tra i Novanta e i Duemila. Nell’elenco dei delitti (l’operazione era stata denominata Murder) c’era anche quello affibbiato al sanpietrano, braccio destro di Vito Di Emidio, detto Bullone, pentito dal giorno dopo la cattura (nel 2001): Santino Vantaggiato fu ucciso nel settembre ’98 a Bar, in Montenegro.

I poliziotti a Brindisi ascoltavano: “Ehi cumpà, cumpà”, disse. Poi due colpi. E il silenzio. Erano in tre gli assassini. Bullone in testa alla fila, insieme a Giordano e Lorenzo De Giorgi. Bullone, oggi collaboratore di giustizia, colpiva alla testa Vantaggiato con il calcio della mitraglietta e ordinava agli altri due di continuare a sparare.

Nei prossimi giorni quindi sarà un medico indicato dal legale di Giordano a fare ingresso in carcere per valutare lo stato di salute mentale dell’ormai ex latitante. Poi, in caso dovessero essere riscontrate effettivamente delle patologie, si valuterà se disporre una perizia per decidere se il 42enne di San Pietro Vernotico possa restare in cella o debba invece essere sottoposto a un regime detentivo alternativo al carcere.

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