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Cronaca

“Voglio una Brindisi pulita, via anche i rifiuti che non si vedono”

Prova di resistenza della sindaca: "Basta con la polvere sotto al tappeto, forse per questo ci sono fibrillazioni. Sulla macchina amministrativa, no alle sedimentazioni: vengo additata come non decisionista, ma poi non va bene". Multiservizi: "Abbiamo avuto il coraggio di approvare il bilancio"

BRINDISI – “La Giunta è pronta dopo il periodo di stand-by che ho voluto io affinché tutti riflettessero sull’impegno che abbiamo assunto nei confronti della città: io con tenacia e pazienza ci sto provando, vado avanti nella ricerca di aderenza tra le parti, anche se – forse – non tutti erano preparati a svolgere il compito”.

Resiste la sindaca di Brindisi e attacca. Angela Carluccio va avanti nonostante tutto e tutti, tra i quali vanno annoverati gli stessi partner dei moderati. Ma la prima cittadina non fa nomi, se non con riferimento a Impegno sociale, forza politica ormai passata dall’altra parte, sin da subito, pochi giorni dopo la proclamazione degli eletti, quando Carmelo Palazzo – urbi et orbi – fece sapere di non voler essere parte della squadra di governo. Aveva scoperto – disse – della rotazione dei dirigenti, della composizione dello staff che resta in servizio. Palazzo continua a sostenere di non aver mai parlato di nulla con la sindaca.

E lei oggi ha replicato: “Ci eravamo impegnati tutti a rivedere la macchina amministrativa e l’avevo sempre detto che sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto. L’ho fatto e poi dicono che non sono decisionista: quando scelgo, non va bene, ma avevo riscontrato situazioni che si erano sedimentate”, è andata avanti. “Chiarisco che non si tratta di decisioni che sono punizioni, non ci sono personalismi”.

Poi un riferimento, neanche tanto velato a certa stampa: “Dicono che non è stato fatto nulla, ma quando si entra in una casa in cui è crollato un muro, bisogna prima di tutto raccogliere le macerie ed è quello che abbiamo fatto. Non si può ignorare il passato con la pesante eredità che ci è stata lasciata”.

“Brindisi è una città sporca: il primo giorno, sono stata chiamata perché c’erano i dipendenti di Ecologica che non veniva pagati, un’emergenza nell’emergenza, non ci siano seduti siamo andati avanti. Io voglio una città pulita, libera non solo dai rifiuti solidi urbani che si vedono agli angoli della strada di fronte alle abitazioni, ma anche di quelli che non si vedono. Ho detto basta alla polvere sotto i tappeti”.

“Io mi sento pulita dentro, per cui mi batterò sino alla fine e forse per questo motivo ci sono fibrillazioni interne ma io ai ricatti non scendo. Accetto solo i compromessi fisiologici tra politica e amministrazione. Non mi arrendo”.

Va avanti, quindi, Angela Carluccio, con il sostegno certo dei centristi, trainati dalla coppia Marcello Rollo e Massimo Ferrarese, e dei Democratici. Meno certo quello dei Cor che ribadiscono di non essere parte della Giunta e traballante può essere ritenuto quello dei Coerenti di Pasquale Luperti. Vero che resta il “suo” vice sindaco, vero anche che non ha più la delega ai rifiuti e che sulle audizioni delle partecipate non c’è stata condivisione. I conti, in ogni caso, si faranno in Consiglio comunale: solo in Assise ci sarà la conta e sarà possibile verificare se ci sono oppure no i 17 voti necessari per il quorum qualificato.

“Per la Multiservizi, siano stati gli unici ad approvare il bilancio 2014 e ce ne assumiamo la responsabilità”, ha tenuto a precisare. Quanto, poi, al presunto caso legato a Umberto Ribezzi, alle dichiarazioni-minaccia che avrebbe reso in una delle ultime riunioni di maggioranza e alla nomina in suo favore con la scelta di Vito Camassa al timone della partecipata: “Forse qualcuno parla senza pesare le parole”, dice. Quel qualcuno che è nella maggioranza che la sostiene.

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