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Cronaca

Xylella, Sì al reimpianto. Cia Puglia: “Un Piano Marshall per la svolta”

Carrabba: “Sia l’inizio di una vera svolta, serve visione strategica a lungo termine”. “Ue, Governo nazionale e regionale, territori e organizzazioni: ognuno faccia la sua parte”

“Finalmente la Ue ha dato il via libera al reimpianto. Ora si pensi a un ‘Piano Marshall’ per l’olivicoltura nel Salento e nei nuovi territori della Puglia colpiti dalla Xylella. La situazione è drammatica, questo deve essere l’inizio di una svolta vera”. 

Cia Agricoltori Italiani, per mezzo del suo presidente regionale Raffaele Carrabba, ha accolto con favore il Sì definitivo dato oggi, giovedì 19 ottobre 2017, al reimpianto di alberi di ulivi sani e resistenti al batterio nelle zone devastate dalla Xylella fastidiosa. 

“Oggi è un giorno importante”, ha aggiunto Carrabba. “E’ una decisione che arriva con colpevole ritardo, ma deve essere l’inizio di una svolta. La Xylella sta avanzando di circa 30 chilometri l’anno, in questi giorni sono stati individuati nuovi focolai a Ostuni, Ceglie Messapica e Cisternino. Non possiamo farci trovare impreparati di fronte a un’emergenza che sta continuando a creare desertificazione materiale e depressione economica”. 

Per Cia agricoltori Italiani della Puglia, ora che il Sì al reimpianto è passato (assieme alla deroga all’obbligo di abbattimento degli alberi monumentali situati nei 100 metri se non infetti e alla liberalizzazione della movimentazione delle tre varietà di vite Negroamaro, Primitivo e Cabernet-Sauvignon anche senza l’obbligo del trattamento termico), occorre condividere una nuova strategia per il futuro dei territori interessati dalla problematica, iniziando a immaginare un nuovo modello di sviluppo del territorio. Pieno e convinto sostegno, dunque, alla prosecuzione e al potenziamento della ricerca scientifica applicata: solo e soltanto dalla scienza possono arrivare possibili risposte riguardo alla possibilità di fermare l’avanzamento della Xylella. 

Il commento della Copagri Puglia

“La notizia che la commissione europea ha dato il via definitivo al reimpianto degli ulivi nel salento è finalmente un atto concreto per il rilancio delle aziende olivicole salentine che da tempo aspettavano questa opzione. Troppo tempo è trascorso per ottenere un risultato concreto”:  questo il commento del presidente Tommaso Battista e del direttore Alfonso Guerra di Copagri Puglia.

La possibilità, proseguono i dirigenti della Copagri Puglia, di reimpiantare con cultivar che si sono dimostrate indenni dal batterio (varietà favolosa e leccino) contribuirà a non alterare un paesaggio che da anni risulta essere un elemento di distintività e  contraddistinto, per molti casi, quale unica fonte di reddito per gli olivicoltori salentini.Certamente in questa fase diventa fondamentale l’opera di monitoraggio espletata dai tecnici dell’Arif al fine di circoscrivere l’area infetta ed abbattere in maniera tempestiva le piante contaminate per consentire agli olivicoltori una puntuale programmazione aziendale che potrebbe transitare dal reimpianto.

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