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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Estrazione idrocarburi: interdetta a navigazione e pesca l'area di Campo Aquila

Interdetta all'accesso di navi ed aerei, e all'ancoraggio, alla pesca in profondità e ad altre attività l'area di Campo Aquila, la zona estrattiva di idrocarburi al largo di Brindisi in concessione ad Agip dal febbraio 1992 e in scadenza nel marzo del 2020. Lo ha stabilito la Capitaneria di Porto con ordinanza 87 del 2014

BRINDISI – Interdetta all’accesso di navi ed aerei, e all’ancoraggio, alla pesca in profondità e ad altre attività l’area di Campo Aquila, la zona estrattiva di idrocarburi al largo di Brindisi denominata FC2AG, in concessione ad Agip dal febbraio 1992 e in scadenza nel marzo del 2020. Lo ha stabilito la Capitaneria di Porto con ordinanza 87 del 2014, a firma del comandante capitano di vascello Mario Valente, al termine di una istruttoria avviata dopo una richiesta dell’Eni del gennaio 2012 di interdizione definitiva della zona di estrazione, dove si trovano vari pozzi.

Nel cerchio, la concessione Eni denominata Campo Aquila-2L’ordinanza, sentiti i pareri degli enti della Marina Militare coinvolti, e del Ministero dello Sviluppo Economico, stabilisce che è vietato l’accesso a navi ed aerei nell’area compresa nel raggio di 2mila metri dalla torretta di posizionamento della nave Fpso Firenze (coordinate Lat. 40°55’26,98’’ N e Long. 018°19’34,35” E), che funge da piattaforma estrattiva galleggiante, mentre sono vietati ancoraggio, pesca in profondità ed altre attività in una zona più ampia, compresa nel raggio di 2900 metri dalla Fpso Firenze (Nella cartina, l'area estrattiva di Campo Aquila).

L’ordinanza prescrive inoltre che la nave-piattaforma abbia una unità di assistenza in grado di affrontare le emergenze, a partire dal trasbordo dell’equipaggio della stessa Fpso Firenze, mentre devono essere garantiti gli interventi immediati a tutela dell’ambiente, gli incidenti più gravi devono essere immediatamente segnalati all’autorità marittima, e tutte le spese del caso sono a carico dell’Eni.

La Fpso Firenze-2L’unità di assistenza deve stazionare a non più di due miglia nautiche dalla nave di perforazione, mentre tutti gli ingressi nell’area interdetta delle navi che devono effettuare l’allibo (prendere a bordo gli idrocarburi estratti e stoccati sulla Fpso Firenze per poi portarli a destinazione) devono essere comunicato alla Capitaneria di Brindisi con congruo anticipo sia sulla data di arrivo stimato, sia sull’inizio delle operazioni di ormeggio e trasbordo di gas o petrolio.

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