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I progetti non passano l'esame: Termomeccanica annuncia ritiro e cause

Era tornata a Brindisi per la seconda volta, dopo la negativa parentesi di Veolia, vincendo il bando dell'Asi per il revamping e la gestione della piattaforma polifunzionale per il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi, di proprietà dell'ente

BRINDISI - Era tornata a Brindisi per la seconda volta, dopo la negativa parentesi di Veolia, vincendo il bando dell'Asi per il revamping e la gestione della piattaforma polifunzionale per il trattamento dei rifiuti speciali pericolosi, di proprietà dell'ente. Poi aveva aggiunto un progetto migliorativo, quello per il trattamento dei fanghi dei depuratori urbani con annessa mini-centrale elettrica a biomasse.

Adesso Termomeccanica Spa tira le somme, e annuncia all'Asi l'intenzione non solo di recedere dal contratto, ma anche di avviare un'azione risarcitoria nei confronti dell'Asi per tre milioni di euro. Il problema? Lo stop già ricevuto dalla Provincia per l'impianto aggiuntivo, quello dei fanghi, e la prevedibile Via sfavorevole da parte della Regione Puglia per il progetto di adeguamento della piattaforma (che comprende una discarica di servizio, un termodistruttore e un impianto di trattamento dei reflui industriali).

Il servizio ecologia e ambiente della Provincia ha emesso un decreto di diniego per il progetto dell'impianto aggiuntivo giudicandolo incompleto. La procedura di Valutazione di impatto ambientale del progetto di revamping della piattaforma, presso la Regione Puglia, avrebbe già rilevato carenze ma il parere non è ancora ufficiale. Abbastanza, comunque, per indurre Termomeccanica Spa prima a presentare ricorso al Tar contro l'atto dirigenziale di diniego per l'impianto di trattamento dei fanghi (la Provincia resisterà in giudizio).

L'ubicazione del nuovo impiantoMa abbastanza anche per preannunciare al presidente dell'Asi, Marcello Rollo, nel corso di un  incontro avvenuto tra questi - che ne dà notizia - e il vicepresidiente di Termomeccanica, Aldo Sammartano, "la volontà di recedere dal contratto di gestione con richiesta risarcitoria di tre milioni di euro nei confronti del Consorzio Asi., essendosi manifestata, sinora, l’impossibilità dell’ottenimento delle autorizzazioni a suo tempo richieste alla Provincia ed alla Regione per quanto di rispettiva competenza".

Anche l'Asi si opporrà in giudizio nel caso Termomeccanica formalizzi la pretesa risarcitoria. Ora si tratta di verificare se la volontà manifestata da Termomeccanica si tradurrà nel secondo addio a Brindisi. Resta sul tappeto il problema del rischio di degrado della piattaforma polifunzionale, e quello dei lavoratori sopravvissuti sino ad ora grazie agli ammortizzatori sociali. Rollo ha in mente un vertice con prefetto, Regione, Provincia, Comune, Confindustria, Cna e organizzazioni sindacali per stabilire cosa fare.

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