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Economia

Elicotteri, nuove commesse e progetti: "Leonardo includa Brindisi"

La Fim Cisl chiede che venga considerata anche l'opzione Avio Aero per la motorizzazione del nuovo AW249

BRINDISI – Se da un lato la nuova commessa per l’Us Air Force, e l’annuncio del varo del progetto per il successore dell’elicottero d’attacco Mangusta, sono considerate buone notizie per il futuro di Leonardo Elicotteri (ex AgustaWestland di Finmeccanica), a Brindisi il sindacato cerca di tirare la coperta sino agli stabilimenti di Sbitri e dell’ex Punto Franco, dove operano come è noto uno dei più importanti siti di Leonardo, ed uno stabilimento di Avio Aero (di totale proprietà dell’americana Generale Electric).

Ne parla Michele Tamburrano, segretario territoriale della Fim Cisl, cominciando dall’MH139, direttamente derivato dall’AW139 di Leonardo, e vincitore della gara indetta dall’Us Air Force, per finire con l’AW-239: “La notizia degli ultimi giorni, relativa all’aggiudicazione da parte di Leonardo della commessa per la fornitura di 84 elicotteri all’aviazione americana e le conseguenti probabili ricadute positive che vedrebbero coinvolto il sito brindisino della Divisione Elicotteri di Leonardo, non può che farci piacere”.

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L’elicottero MH139 derivato dall’AW139

Secondo gli accordi contrattuali della commessa dell’MH139, del valore di 2,4 miliardi di dollari, l’elicottero sarà assemblato presso lo stabilimento Leonardo nell’area nordest di Philadelphia, mentre ulteriori componenti saranno integrati da Boeing, che il prime contractor, nel suo stabilimento di Ridley Township, sempre in Pennsylvania. Ciò non esclude che i pezzi dell’MH139 vengano in parte realizzati negli stabilimenti italiani di Leonardo

La mission dell’MH 139, che sostituirà la flotta ormai vetusta dei famosi Sikorsky UH-1N “Huey”, sarà la protezione delle basi dei missili balistici intercontinentali, il trasporto delle forze speciali e del personale governativo. Il contratto prevede la fornitura di 84 elicotteri, sistemi di addestramento e supporto logistico, con l'ingresso in servizio a partire dal 2021.

L’MH-139 ha battuto la concorrenza in termini di velocità, carico, raggio d’azione, armamento e capacità di sopravvivenza. Boeing lo ha offerto all’amministrazione della difesa Usa anche facendo leva sul risparmio di 1 miliardo di dollari in termini di acquisizione e di costi operativi lungo il suo intero ciclo di vita. La U.S. Air Force (USAF) ha scelto l’elicottero MH-139, basato sull’AW139 di Leonardo dotato di turbine Pratt&Whitney e offerto da Boeing in qualità di prime contractor, per la sostituzione della flotta di UH-1N “Huey”.

AW249, il successore del Mangusta

Ma è per la filiera dell’altro velivolo, il successore del Mangusta, che la Fim Cisl spera nel coinvolgimento produttivo di Avio Aero, auspicando che Leonardo scelga in casa il fornitore dei motori dell’elicottero d’attacco del futuro. “Come già evidenziato dalla nostra organizzazione sindacale, nel mese di luglio la Avio Aero - azienda strategica per il sistema industriale del Paese - ha partecipato alla gara per motorizzare il nuovo elicottero AW249 del gruppo Leonardo con l’ultima evoluzione di un motore già certificato (CT8-A6) e che ha già dimostrato di essere un motore eccellente”, ricorda Michele Tamburrano.

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“Il programma in questione gode di un finanziamento pubblico, che mira alla promozione e allo sviluppo dell’industria elicotteristica nazionale, nonché alla collaborazione tra aziende italiane; sinergia che permetterebbe ricadute sull’intero indotto.  L’assegnazione ad Avio Aero della motorizzazione del nuovo elicottero significherebbe portare nuovi volumi di lavoro per diversi anni negli stabilimenti italiani e specialmente in quello brindisino, ma purtroppo pare che Leonardo (azienda che ricordiamo ha come maggiore azionista il Ministero dell’economia e delle finanze) stia guardando con maggiore attenzione a società che si trovano oltralpe e che non hanno siti nel nostro paese”.

Tamburrano conclude augurandosi che “anche il governo italiano vigili nei confronti di Leonardo, facendo sì che preferisca un’azienda come Avio Aero che continui ad investire e a creare opportunità occupazionali sul territorio italiano. Solo tornando a parlare di sviluppo industriale con un azione corale tra sindacato, istituzioni e aziende potremo dare prospettiva al territorio”. Per la realizzazione del progetto è prevista una durata di 10 anni fino al 2025, con la consegna di 45 elicotteri entro il 2035. La Fim Cisl brindisina probabilmente teme che Leonardo si rivolga a Pratt&Whitney anche per le turbine dell’AW249, mentre come già detto Avio Aero è controllata da General Electric, altro colosso della motoristica aerospaziale.

Per il programma di sviluppo dell’AW249 nel luglio 2018 è stata firmata una lettera d'intenti fra Leonardo ed il gruppo polacco Polska Grupa Zbrojeniowa (Pgz) che dovrebbe ampliare il mercato per l'elicottero. I requisiti del mezzo dovrebbero incorporare infatti la variante polacca, nota localmente come "Progetto Kruk", da produrre negli stabilimenti Pzl-Swidnik (elicottero da produrre e manutenere localmente).

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