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Grimaldi scrive: "Resto a Brindisi ma non torno indietro sulla concessione"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da Guido Grimaldi, corporate short sea shipping commercial director del Grimaldi Group, a proposito del nostro resoconto sul recente incontro, avvenuto in Autorità Portuale per iniziativa del commissario straordinario Mario Valente, tra lo stesso manager della compagnia napoletana e i membri del Comitato Portuale

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera inviataci da Guido Grimaldi, corporate short sea shipping commercial director del Grimaldi Group, a proposito del nostro resoconto sul recente incontro, avvenuto in Autorità Portuale per iniziativa del commissario straordinario Mario Valente, tra lo stesso manager della compagnia napoletana e i membri del Comitato Portuale, allo scopo di approfondire il tema della concessione ventennale dell’area di Punta della Terrare.

Con riferimento al Vostro articolo dello scorso 25 settembre col titolo Grimaldi annuncia: “Resto a Brindisi e rinuncio a una rampa sulle tre chieste” mi sembra doveroso fare le seguenti precisazioni. Innanzitutto, l’incontro tenutosi lo scorso venerdì 25 settembre presso l’Autorità Portuale di Brindisi è stato per me costruttivo, basato sul dialogo e volto a rispondere alle incomprensioni createsi in questi ultimi mesi.

Nel corso dell’incontro al quale hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il commissario dell’Autorità Portuale di Brindisi, Mario Valente, il presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, il presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe Marinò, il Presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Alfredo Malcarne, membri del comitato portuale, oltre al sottoscritto, ho voluto far presente la nostra ferma e chiara posizione non solo circa la richiesta di concessione, ma soprattutto in merito alla presenza del nostro Gruppo nel porto di Brindisi.

Relativamente alla richiesta di concessione fatta dal nostro Gruppo, ho spiegato chiaramente ai miei interlocutori che essa è necessaria per poter valutare attentamente i prossimi investimenti che il Gruppo Grimaldi effettuerà nel porto brindisino. Questi investimenti in nuovo naviglio in grado di offrire servizi ancora migliori tra Brindisi e la Grecia sono direttamente correlati alle infrastrutture di terra, alla qualità dei servizi da esse dipendenti e quindi alla concessione.

Solo adeguate infrastrutture terminaliste che possano soddisfare il crescente traffico di merci e passeggeri che il nostro Gruppo veicola attraverso il porto di Brindisi ci permetteranno di dedicare tali investimenti in nuovo naviglio al collegamento Brindisi-Grecia oppure destinarli ad altre linee.

Credo sia doveroso fare qui un cenno a quelli che erano i volumi movimentati nel porto di Brindisi prima dell’avvento del Gruppo Grimaldi e quelli che si stanno attualmente registrando. Nel 2010, tra Brindisi e la Grecia erano stati trasportati circa 200.000 passeggeri, mentre quest’anno prevediamo volumi pari a circa 220.000-240.000, una crescita pari al 10-20%. Questo è un traguardo particolarmente importante se si considera che, negli ultimi anni, il traffico passeggeri su tutte le rotte adriatiche Italia-Grecia è passato da tre milioni a circa 1,5 milioni, a causa della forte concorrenza delle compagnie aeree low cost.

È inoltre interessante analizzare che per il settore carico, dalle 40.000 unità del 2010 siamo passati ai quasi 100.000 tra camion e semirimorchi di quest’anno che per il porto di Brindisi sono molto importanti anche per le operazioni d’imbarco e sbarco generate da questo flusso di mezzi.

Come ribadito in varie occasioni, in altri porti sono le stesse Autorità Portuali che propongono al nostro Gruppo di prendere in concessione aree portuali al fine di legare saldamente l’armatore al territorio. Purtroppo ciò non sta avvenendo a Brindisi dove, per interessi di bottega, si rischia che grandi opportunità, per il porto di Brindisi, per la sua città, nonché per il nostro Gruppo, non vengano colte.

La necessità di richiedere una concessione in questo porto, oltre ad essere legata alla nostra pianificazione degli investimenti da compiere, nasce dal fatto che in passato sono stati persi importanti business per questioni legate alla sicurezza nelle aree portuali che attraverso la strutturazione adeguata di un nostro terminal si risolverebbe prontamente.

Sempre con riferimento alla richiesta di concessione, contrariamente a quanto erroneamente scritto nel Vostro articolo, il mio Gruppo si è reso disponibile non a correggerla, poiché la Grimaldi non fa passi indietro, bensì a rendere disponibile, qualora ottenesse la concessione, gli ormeggi richiesti da un eventuale armatore terzo (nonostante la disponibilità di altre banchine nel porto), purché non in sovrapposizione nella finestra oraria di scalo delle nostre linee esistenti. Tutto quanto sopra è previsto dalla vigente normativa portuale.

Infatti, mentre negli ultimi mesi sono emerse diverse perplessità circa il numero di ormeggi disponibili nel porto di Brindisi, durante l’incontro di venerdì scorso il Comandante del porto ha chiarito che Brindisi dispone oggi di molteplici ormeggi: oltre ai tre disponibili a Punta delle Terrare, vi sono almeno altri due ormeggi tra Costa Morena Est e Sant’Apollinare (entrambi utilizzati in passato dal nostro Gruppo per l’attracco dell’Europalink, il più grande traghetto del Mediterraneo, e per l’Eurocargo Sicilia, la nave ro/ro più grande del Mediterraneo).

Durante l’incontro abbiamo voluto anche sottolineare che il Gruppo Grimaldi, ovunque operi terminal portuali, tutela sempre la manodopera locale avvalendosi per le operazioni d’imbarco e sbarco delle navi d’imprese locali, così come esplicitamente dichiarato nel corpo della nostra istanza. La tutela dell’economia del territorio e della manodopera locale è dimostrato dal fatto che su taluni collegamenti, dove godiamo di autonomia di produzione per cui potremmo operare con nostro personale e mezzi, ci avvaliamo ugualmente d’imprese locali, contribuendo così a creare un importante indotto.

È chiaro che l’avvento del Gruppo Grimaldi a Brindisi ha portato una crescita esponenziale dei traffici non solo da/per la Grecia. Infatti, il nostro Gruppo opera anche un’importante linea di cabotaggio nazionale per Ravenna e Catania creando così non solo un fondamentale collegamento sulla dorsale adriatica che congiunge Brindisi con il Nord Italia e il Nord Europa, via Ravenna, ma anche con tutta la Sicilia, via Catania.

Concludo dicendo che sono molto soddisfatto per il rinnovato benvenuto ricevuto dalle istituzioni, soprattutto dal sindaco Consales con il quale vi è un colloquio costruttivo volto a far crescere gli interessi e le opportunità per la città di Brindisi, dal presidente della Provincia di Brindisi, Maurizio Bruno, dal presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe Marinò e dal presidente della Camera di Commercio, Alfredo Malcarne.

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