Centrali, le aziende decidono, la città tace: lettera di Legambiente
Con una lettera ai parlamentari del territorio, al sindaco Angela Carluccio e al presidente della Provincia, Maurizio Bruno, Legambiente Brindisi torna a sollevare la questione dello stato del polo energetico
BRINDISI - Con una lettera ai parlamentari del territorio, al sindaco Angela Carluccio e al presidente della Provincia, Maurizio Bruno, Legambiente Brindisi torna a sollevare la questione dello stato del polo energetico, chiedendo un intervento che impedisca alle due princincipali società, Enel e A2A-Edipower, di compiere scelte unilaterali circa gli assetti dei loro impianti.
"Due notizie hanno richiamato in questi giorni l'attenzione sulla questione energetica: Edipower- A2A ha avuto il rinnovo decennale delle concessioni connesse al sito della centrale Brindisi Nord ed Enel ha deciso di mettere in riserva fredda (in fermo totale) uno dei quattro gruppi della centrale Brindisi Sud", si legge nella lettera. "La centrale Brindisi Nord è semplicemente da smantellare, bonificare e sostituire con quel Parco Tecnologico dell'Energia Rinnovabile (Pater) proposto ripetutamente da Legambiente e la centrale Brindisi Sud è sempre più in evidente crisi produttiva".
"È ancor più urgente - sempre secondo Legambiente Brindisi - che istituzioni e forze politiche prendano coscienza della situazione, per cui Legambiente ripropone loro quanto esposto nell'allegato documento alcune settimane fa, sperando in un loro intervento per impedire che le società facciano, come accade spesso, unicamente i loro interessi abbandonando il territorio senza garantire lavoratori e bonifiche".