Ritoccate le tariffe di ormeggio per il porto di Brindisi
Adeguamento ai nuovi meccanismi di calcolo stabiliti dal Ministero dei Trasporti. Ordinanza della Capitaneria
BRINDISI – Ritoccate, al rialzo, le tariffe di ormeggio nel porto di Brindisi in base alla nuova formula di calcolo approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ed inviata a tutte la autorità marittime della penisola. Alla definizione delle nuove tabelle, in base a tali criteri di calcolo, ha provveduto la Capitaneria di Porto dopo aver valutato tipologia, qualità, e costo forfettario dei servizi sopportato dalla società cooperativa Gruppo Ormeggiatori del Porto di Brindisi.
Va considerato tuttavia, che le stesse tabelle prevedono tariffe più basse e anche meccanismi di sconto concordati tra associazioni nazionali degli armatori e degli ormeggiatori. Nel caso del porto di Brindisi, pagano tariffe più basse alcune tipologie di navi (come quelle ro-ro merci e passeggeri), cui vanno aggiunti sconti anche nel caso le unità in questione appartengano a società che effettuano almeno 60 toccate mensili con le loro unità, ed un ulteriore ribasso in base al già citato accordo nazionale.
Armatori che ritengano di rientrare nelle stesse categorie ed usufruire delle agevolazioni previste dalla tabella frutto dell’accordo nazionale, possono inoltrare domanda motivata alla associane nazionale degli ormeggiatori, l’Angopi. Le tariffe subiscono maggiorazioni del 50 o del 100 per cento in orario notturno, nei festivi e nelle 12 festività previste dall’ordinanza sulle tariffe di ormeggio, emanata dal comandante della Capitaneria di Porto.
Gli ormeggiatori sono tenuti anche a prestare alcuni servizi in ambito portuale, inclusi nella definizione delle tariffe, come gli interventi di salvataggio, o il recupero di corpi galleggianti che costituiscano pericolo per la navigazione, e il controllo della sicurezza degli ormeggi in caso di condizioni meteo avverse. In allegato, l’ordinanza 96/2018 della Capitaneria di Brindisi.