Autonomia, più lavoro e formazione: vertenza dipendenti civili Marina
La vertenza nazionale del personale civile del settore Difesa, a Brindisi comprende il futuro dell'ex arsenale della Marina Militare, dai livelli occupazionali al rilancio delle specializzazioni
BRINDISI - La vertenza nazionale del personale civile del settore Difesa, approdato ad un importante riconoscimento delle ragion i dei lavoratori da parte del ministro Roberta Pinotti, che ha al centro anche la perequazione delle retribuzioni tra personale civile e militare e un nuovo piano di assunzioni e lo sblocco del turn-over, a Brindisi comprende il futuro dell'ex arsenale della Marina Militare.
Infatti l'intesa con il ministero, per la Cgil Fp e la Uil Pa di Brindisi, "è solo un punto di partenza cui dovranno seguire azioni concludenti per la riconquista dell’autonomia amministrativa e contabile della Marina Militare di Brindisi con l’acquisizione dei requisiti per divenire stazione appaltante".
Inoltre, per i due sindacati di categoria, "non è più rinviabile il rilancio della Scuola allievi operai per formare le future maestranze e trasmettere le conoscenze professionali acquisite negli anni in attività di manutenzione e riparazione del naviglio militare. Occorre garantire la continuità delle attività lavorative strategiche come quella dei palombari, dei gruisti, motoristi, elettronici e addetti ai bacini attraverso assunzioni mirate e percorsi di formazione".
Per Cgil e Uil, si tratta di importanti presidi che garantiscono la sicurezza del Paese e pertanto richiedono impegni precisi per garantire il ricambio generazionale. "I punti della vertenza Marina Militare di Brindisi saranno discussi nell’assemblea del personale indetta per martedì 23 maggio alla presenza di Mimmo Bellangino e Giuseppe Andrisano componenti della delegazione nazionale trattante Fp Cgil e Uil Pa Difesa e Patrizia Stella e Francesco Barbera per le segreterie territoriali Fp Cgil e Uil Pa Brindisi".