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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Caos concessioni balneari: Cna Brindisi chiama a raccolta gli operatori

La Cna Brindisi è pronta a organizzare un incontro con i gestori di stabilimenti balneari per far luce sul groviglio di norme che regolano la materia delle concessioni balneari, alla luce della sentenza della Giustizia Unione Europea

BRINDISI – La Cna Brindisi è pronta a organizzare un incontro con i gestori di stabilimenti balneari per far luce sul groviglio di norme che regolano la materia delle concessioni balneari, alla luce della sentenza della Giustizia Unione Europea che ha espresso parare negativo sulla proroga automatica delle concessioni decretata dal parlamento italiano nel 2012, “rischiando di compromettere l'attività di 30.000 imprese del settore”. 

Nonostante il verdetto negativo, la Cna di Brindisi si ritiene fiduciosa circa la risoluzione della questione, anche in virtù del Decreto legge Enti Locali presentato alla Camera da Antonio Misiani, che garantisce la validità delle concessioni balneari attualmente in vigore, configurandosi come una legge "di passaggio", votata a mettere ordine nel corpus giuridico in materia di concessioni demaniali marittime, garantendo sia la tutela delle imprese che il rispetto della normativa europea.

La Cna di Brindisi ritiene che la direttiva Bolkestein, la legge che prevede la liberalizzazione delle concessioni demaniali marittime con un affidamento tramite gara pubblica, necessiti di una contestualizzazione italiana che, fermo restando l'imprescindibilità della gara pubblica quale strumento trasparente e virtuoso, si concretizzi prima di tutto in una fase di transizione giuridica, necessaria per armonizzare le leggi italiane con la direttiva europea  e che possa, inoltre, delle tutelare le imprese già esistenti; imprese che, in virtù del decreto del Parlamento italiano del 2012, hanno sostenuto degli investimenti legati alla programmazione della propria attività.

La sentenza della Corte di Giustizia Unione Europea lascia comunque aperti degli spiragli, poiché riconosce due aspetti giuridici determinanti: spetterà al Giudice italiano valutare se le concessioni dovranno essere oggetto di un numero limitato di autorizzazioni ed inoltre si stabilisce che, qualora in fase di affidamento sia stato rispettato il principio della pubblica evidenza, è possibile procedere con la tutela della concessione in capo all'impresa balneare interessata.

Alla luce della complessità della questione e dell'impatto che la direttiva Bolkestein avrà su un territorio a forte vocazione marittima e turistica quale è quello della provincia di Brindisi, la Cna di Brindisi ha in programma l'organizzazione di un incontro con le aziende del settore, per fornire un quadro chiaro del "labirinto" giuridico venutosi a creare nel corso di questi anni.

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