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Economia

Autorità di Sistema: "Non più procrastinabile la nomina del nuovo presidente"

L'associazione degli operatori portuali salentini chiede un incontro al governatore Emiliano e al ministro Graziano DelRio. "A fronte di risultati incoraggianti si riscontra un disinteresse per il porto di Brindisi"

BRINDISI - L’associazione Ops (Operatori portuali Salentini) chiede al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, di accelerare le procedure per la nomina del presidente dell’Autorità Portuale di Sistema, “non più procrastinabile”. E’ quanto emerge da una nota stampa in cui il presidente dell’associazione, Teo Titi, manifesta il malcontento degli operatori portuali per “l’impossibilità di creare politiche di sviluppo e di attrazione di nuovi traffici oltre al rischio di non riuscire a consolidare quelli esistenti”.

E’ in stand by da tempo, infatti, come rimarcato da BrindisiReport in un articolo pubblicato stamani, l’iter per la designazione del presidente della nuova Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, che include i porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli. Per tale ruolo pare sia stato scelto fin dallo scorso novembre Ugo Patroni Griffi. Ma il processo della designazione è ancora incompleto. Questa situazione di incertezza non può non creare delle difficoltà agli operatori portuali salentini, che nei giorni scorsi hanno chiesto un incontro ufficiale al governatore Emiliano “per sollecitare – si legge nella nota a firma di Teo Titi - un deciso intervento rispetto alle decisioni politiche che stanno rallentando i processi di sviluppo portuale del basso Adriatico”.

Titi ricorda i dati positivi fatti registrare dal porto di Brindisi nel 2016, con “un aumento del 31% di passeggeri per la Grecia passando dai FOTO TEO TITI-3250mila del 2015 ai 330 mila passeggeri del 2016, grazie ad un aumento dell’offerta che con  4 compagnie ha garantito il collegamento, durante l’estate, con Igoumenitsa e con le isole greche dello Ionio,  registrando altresì una stabilità, rispetto agli anni scorsi, dei valori degli altri traffici come per esempio i camion o i collegamenti con l’Albania”.

Il prossimo aprile, inoltre, “riprenderà una linea di crociere con uno scalo settimanale della compagnia Msc e l’economia che può generare tale importante flusso turistico è un’opportunità che Brindisi dovrà saper cogliere”.  Ma “a fronte di questi risultati incoraggianti – afferma Titi - si riscontra purtroppo un disinteresse per il porto di Brindisi che naturalmente non può che preoccupare gli operatori locali”.

“La quotidiana incertezza che gli operatori vivono - spiega il presidente dell’associazione - rallenta infatti l’operatività e genera una stasi che si aggiunge al rallentamento generalizzato dovuto alla concomitante crisi amministrativa del Comune di Brindisi”.  “Il porto di Brindisi - prosegue Titi - ha un’impellente necessità di investimenti infrastrutturali e di un piano regolatore portuale, fermo ancora al 1975, che non può essere gestito da un’Autorità Portuale commissariata, una delle pochissime in Italia ancora rimasta tale”.

Sono queste le problematiche che gli operatori portuali salentini intendono “sottoporre all’attenzione del presidente Emiliano”, pronti a fornire “con spirito costruttivo, spunti di riflessione per la creazione di nuove opportunità e di un percorso di crescita che veda coinvolto il territorio brindisino nell’ambito di un più ampio coinvolgimento di un sistema pugliese”.

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